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Portovenere

Panoramica

 L'antico «Portus Veneris» fu prima centro di colonizzazione benedettina con insediamenti nelle tre piccole isole di fronte (Palmaria, Tino e Tinetto), poi postazione strategica nella guerra fra Genova e Pisa, nel secolo XV conquista degli Aragonesi, e tra il XVIII e il XIX secolo il buen retiro di Byron e Shelley. Nel 1998 è stato inserito, insieme alla Cinque Terre, e alle isole di Palmaria, Tino e Tinetto, nella lista dei beni Unesco.

A primo impatto affascina certamente la compatta sequenza di alte e variopinte case. Un agglomerato di casetorri, strette le une alle altre. Oltre questa muraglia di colore, sia dalla marina, con i depositi di barche, sia dalla via parallela, con le botteghe e le abitazioni, ci si può inoltrare nel borgo, dove si inerpicano strettissimi vicoli fatti di scalinate a volta ripidissime, i cosiddetti “capitoli”.

E poi si passeggia lungo il carrugio (via Cappellini), che conduce alla spianata di fronte alla chiesa di S. Pietro, sulla punta del promontorio, completata nel XIII secolo in stile gotico a fasce, con massiccio campanile a vocazione difensiva.

In barca si raggiungono l'isola Palmaria, dalla caratteristica vegetazione, e l'isola del Tino, con un faro e i resti di un'abbazia.

Portovenere

Portovenere SP, Italia

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