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Idea Viaggio
Itinerario di 5 tappe da Porto Maurizio

Imperia: l’anello degli ulivi

Tipologia
Percorso in bici
Durata
3 giorni
Numero Tappe
5
Difficoltà
Facile

Questo itinerario, lungo complessivamente 20 km, si snoda attraverso alcune delle antiche frazioni che, nel 1923, hanno dato vita all'attuale Comune di Imperia. Siamo nel pieno del paesaggio rivierasco, con le sue iconiche  suggestioni ambientali, letterarie e storiche: percorrere tali strade di collegamento fra i comuni rurali e la costa, circondati da ridenti poggi punteggiati di case multicolori,  con ulivi, agrumi, palme, pini ed essenze profumate, permette di vivere un’esperienza a 360 gradi di fronte all’infinito orizzonte aperto a sud, un sud geografico e spirituale che il diportista ben conosce ed ama, e che da qui, nel verde a pochi metri sopra il grande blu, potrà ancor più apprezzare. Il percorso è strutturato come un anello che parte dall'antico Parasio, il borgo medievale di Porto Maurizio, e ritorna al punto di partenza dopo aver toccato Oneglia, il Santuario di Montegrazie, Moltedo e Caramagna. Questo cammino offre la possibilità di scoprire il duplice aspetto di un territorio che è marittimo e agricolo al contempo. Qui, i segni del passato dialogano con quelli del presente, all'unisono, sotto il segno di un futuro fondato sulla sostenibilità.

Giorno 1

Da Imperia-Porto Maurizio a Imperia-Oneglia

Da Imperia-Porto Maurizio a Imperia-Oneglia

Navigando lungo la Rotta dei Poeti approdiamo a Porto Maurizio, già visibile dal mare, con le sue caratteristiche case abbarbicate al colle in cima al quale sorge la cattedrale neoclassica ispirata a prototipi romani e genovesi, il diportista, disceso dalla sua imbarcazione ed attratto dai vivi colori mediterranei dell’agglomerato di origine medievale - il Parasio (termine derivante dal latino “palatium”, indicante l’edificio altomedievale nel quale si amministravano la giustizia e gli affari politici)- ne risale il colle sino alla cattedrale di San Maurizio, edificio neoclassico che sorge su un precedente edificio barocco. Da qui inizia l’itinerario urbano e costiero che, ridiscendendo nell’intrico di viuzze tipicamente mediterraneo, giunge presso lungomare Vespucci, bellissima passeggiata, alcuni tratti della quale fanno parte della Pista Ciclabile del Ponente Ligure, che va da Imperia a Ospedaletti ed è stata ricavata dall’antico tracciato della ferrovia oggi in disuso, 24 Km di natura e relax in cui allenarsi e fare sport. Da qui si può quindi, in alternativa, scegliere di pedalare lungo la costa ponentina e raggiungere il bellissimo borgo di Ospedaletti. La galleria prima di Ospedaletti ospita una serie di cartelli sulla storia della celebre corsa ciclistica Milano – Sanremo. Lungo il percorso ci sono numerosi accessi alle spiagge, punti di ristoro e noleggio bici. Tornando al nostro itinerario ad anello verso la tappa di Oneglia, oltrepassato il torrente Impero, attraverso Via de Sonnaz giunge sino a Piazza Dante, di impianto sabaudo, con la torre e l’orologio, e cuore storico di Oneglia. La rivalità storica tra Oneglia e Porto Maurizio, ora unite sotto il nome di Imperia, risale al passato, quando Oneglia era legata ai Savoia e Porto Maurizio alla Repubblica di Genova. Questa divisione ha generato una competizione che si riflette ancora oggi nelle differenze culturali e architettoniche delle due zone, con Oneglia più industriale e Porto Maurizio più aristocratica e culturale.

Giorno 2

Da Imperia-Oneglia e Montegrazie

Da Imperia-Oneglia e Montegrazie

Riprendiamo il nostro viaggio da Oneglia, il cuore moderno e dinamico di Imperia. Qui si trovano le principali arterie commerciali della città e le vecchie case dei pescatori di Calata Cuneo, dove oggi si trovano le pescherie e numerosi ristoranti tipici. Una curiosità: Imperia è protagonista dei primi 10 minuti di 'The Bourne Identity'. Matt Damon viene trovato ferito e senza memoria da un peschereccio lungo la costa e viene portato proprio al molo di Oneglia. Mentre cammina, si nota il profilo delle case colorate dei pescatori. Poco distante da Piazza Dante, in Via Garessio 13, troviamo il Museo dell’Olivo fondato dalla famiglia Fratelli Carli: un interessantissimo viaggio attraverso quello che è il cuore pulsante della produzione dell’olio d’oliva, narrato attraverso gli utensili da lavoro e i numerosi reperti archeologici.  Sulla collina sovrastante si trova Villa Grock, ex residenza del famoso clown svizzero e sede del Museo del Clown, caratterizzata da un giardino fiabesco e scenografico.

Giorno 3

Da Montegrazie al borgo di Moltedo

Da Montegrazie al borgo di Moltedo

Lasciata Oneglia, si percorre il fondovalle del Torrente Impero per intraprendere il percorso, già parte della Rete Escursionistica Liguria, che, salendo in collina, in un paesaggio punteggiato di ulivi e casali rurali, giunge sino al santuario medievale di Montegrazie, da dove si domina su tutta la valle di Porto Maurizio. Il bellissimo edificio, in stile romanico lombardo, si narra sorga sul luogo del primo altare dedicato alla Vergine Maria, qui eretto nel XIII secolo dopo l’apparizione della Madonna ad una giovane ragazza sordomuta, che guarì proprio a seguito di questo incontro. Il santuario che possiamo ora visitare risale al 1450 ed è caratterizzato da un alto campanile e una facciata rivestita in pietra. All’interno si ammira il suo straordinario ciclo di affreschi, opera di Tomaso e Matteo Biazaci che rappresenta il Giudizio Finale, le Pene dei Dannati e le Storie di Giovanni Battista. Nella nicchia dell’altare maggiore del Santuario si trova un’altra opera di grande pregio, la statua in raffinatissimo marmo della Madonna, incoronata l’8 settembre 1896, data nella quale ogni anno si celebra la festa di Montegrazie. L’11 aprile 1910 il 26° presidente degli Stati Uniti d’America e Premio Nobel per la pace Theodore Roosevelt fece visita al bellissimo santuario e si narra che sia sceso dalla carrozza per proseguire a piedi l’ultimo tratto di sentiero, incantato dalla bellezza del paesaggio e del luogo sacro. La visita di Roosevelt è testimoniata da due targhe sulla parete laterale esterna del santuario. Risalendo la costa, si tocca quindi il borgo di Moltedo.

Dal borgo di Moltedo al borgo di Caramagna Ligure

Dal borgo di Moltedo al borgo di Caramagna Ligure

L’itinerario prosegue dal pittoresco borgo di Moltedo, una perla incastonata tra le colline liguri. Qui, la Chiesa di San Bernardo, una costruzione storica, si erge con la sua facciata sobria ed elegante. Al suo interno, i visitatori possono ammirare un pregevole trittico ligneo del XVI secolo, un'opera d'arte che raffigura scene sacre con una maestria artigianale che parla di secoli passati. Lasciando alle spalle la tranquillità di Moltedo, il percorso continua discendendo attraverso sentieri panoramici che offrono una vista mozzafiato sulle vallate circostanti. Mentre ci si avvicina alla località di Caramagna Ligure, il paesaggio si arricchisce di uliveti secolari e agrumeti profumati, che accompagnano il cammino con il loro profumo caratteristico. A Caramagna, si incontra il Sentiero Liguria, un tracciato che corre lungo la regione costiera e che rappresenta una delle vie più affascinanti della Riviera di Ponente. Da questo punto, l'itinerario prevede una deviazione verso ovest, che conduce gli escursionisti in un viaggio nel tempo. Dopo pochi chilometri, ci si trova di fronte al suggestivo Ponte medievale di San Martino, un capolavoro di architettura antica che si staglia maestoso sopra il torrente Caramagna. Il ponte, con le sue arcate in pietra, racconta storie di un'epoca lontana e si accompagna perfettamente al contesto naturale che lo circonda. Accanto al ponte si erge l’Oratorio di San Martino, un piccolo gioiello di spiritualità che invita a una pausa di riflessione e contemplazione. Qui, la calma è interrotta solo dal suono dell'acqua che scorre lentamente sotto il ponte, creando un'atmosfera serena e magica. Proseguendo il cammino, il sentiero si snoda tra le colline e i borghi liguri, offrendo l'opportunità di immergersi in una natura incontaminata e in una cultura ricca di tradizioni.

Dal borgo di Caramagna Ligure a Porto Maurizio

Dal borgo di Caramagna Ligure a Porto Maurizio

Immersi in un paesaggio di pietre e ulivi, fra la brezza mediterranea ed il profumo delle essenze, tornando nella bella frazione di Caramagna l’itinerario prosegue verso la frazione di Cantalupo. Il paesino, a soli 3 km dal centro storico di Porto Maurizio, è un luogo dove il passato rivive attraverso le sue strade e gli edifici storici, offrendo ai visitatori uno scorcio autentico della vita ligure. Nella piazza principale di Cantalupo si ammirano la maestosa Chiesa Parrocchiale dei Santi Simone e Giuda e l'Oratorio di San Giovanni, esempio di architettura sei-settecentesca di pregevole fattura e che al loro interno conservano preziose opere pittoriche, offrendo un’opportunità unica di ammirare opere d’arte in un contesto intimo e suggestivo. Nella vicina frazione di Ricci, i visitatori possono ammirare il magnifico Oratorio di San Giacomo, un edificio seicentesco che rappresenta un altro tesoro dell’architettura sacra locale. L'oratorio è noto per la sua bellezza e per le opere d'arte che custodisce, rendendolo una tappa imperdibile per chi visita la zona. Dopo aver esplorato Cantalupo e Ricci, l’itinerario prosegue discendendo la collina e attraversando la pittoresca frazione di Massabovi. Questo tratto del percorso offre vedute panoramiche mozzafiato sulla campagna circostante, con le sue terrazze coltivate e i tipici muretti a secco che caratterizzano il paesaggio ligure. Infine, si giunge all’antico Parasio, il cuore storico medievale fortificato di Porto Maurizio. La disposizione urbana del borgo, concepita con una chiara funzione difensiva, si distingue per le sue strette vie concentriche, tutte interconnesse da scalinate. L’itinerario si conclude a Porto Maurizio, un vivace punto di incontro tra il mare e la terra. Qui, i visitatori possono rilassarsi godendo della vista delle barche che ondeggiano dolcemente sull'acqua e assaporare la cucina locale nei ristoranti affacciati sul mare, completando così un’esperienza indimenticabile tra natura, arte e cultura.

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