Panoramica
Pochi musei raccontano l’arte etrusca meglio del Museo Gregoriano Etrusco, fondato da papa Gregorio XVI nel 1837. Le collezioni comprendono ceramiche, suppellettili, urne funerarie, oggetti in metallo e raffinatissimi gioielli in argento e soprattutto in oro, e poi rare statue bronzee come il Marte di Todi, del V secolo a.C. In pratica, qui è documentata ogni fase della storia etrusca, dal IX secolo a.C., ancora nell’età del Ferro, fino al I secolo a.C., quando il mondo degli Etruschi fu inglobato definitivamente da Roma. Si aggiungono una notevole raccolta di vasi figurati greci o prodotti in Italia meridionale, spesso rinvenuti in Etruria, e una raccolta di antichità romane con bronzi, vetri, ceramiche e terrecotte architettoniche.
La location è all’altezza del patrimonio museale: opere e reperti sono distribuiti nel quattrocentesco palazzetto di Innocenzo VIII e nell’appartamento di Pio IV; gli affreschi che decorano le sale, cinquecenteschi, sono di Federico Barocci e Federico Zuccari, Santi di Tito e Pomarancio; inoltre, dall’interno del museo si può vedere la monumentale scala a chiocciola progettata da Bramante.
Emblematica è la sala II del museo: espone i frutti dello scavo del 1836-1837 nella necropoli del Sorbo di Cerveteri, con almeno 9 tombe, più i materiali della Tomba Giulimondi, scoperta nel 1906 negli stessi luoghi degli scavi ottocenteschi.