Nel 296 a.C. Minturnae fu fondata come colonia marittima. Venne situata sul lato destro del fiume Liris (oggi Garigliano), per facilitare i commerci - data la buona navigabilità del fiume e la facilità di accesso a questo tramite il porto -, in un luogo di comodo approdo nelle coste laziali, e non lontano dall’area in cui sorgeva il santuario dedicato alla ninfa Marica, poi consacrato a Iside e Serapide. La primitiva città aveva la forma di una fortezza dal perimetro quadrato, dalle mura poligonali, e al cui interno era divisa secondo le tipiche linee ortogonali del cardo e del decumano (la via Appia). Probabilmente, già nel III sec. a.C., Minturnae si ampliò al di fuori del castrum con un’ulteriore cinta muraria quadrata e dotata di torri. Vi venne poi costruito un foro, delimitato da un triportico con ali, e ornato da colonne quadrangolari in tufo e decorazioni in terracotta. Vi fu anche eretto un Capitolium. Alla fine dell’età repubblicana vi fu costruito il primo teatro.
Con l’avvento dell’età augustea, Minturnae subì una radicale trasformazione urbanistica. Furono costruiti portici lungo la via Appia, vi fu eretto un tempio dedicato ad Augusto nel foro repubblicano e un altro tempio in nome di Cesare sulla fortezza, vi fu fatta una piazza adiacente a quella più antica, fu ricostruito il teatro, e si rivestì in mattoni l’intera città. E ancora: in seguito l’antica costruzione in tufo dell’età repubblicana e quella in pietra dell’età augustea vennero sostituite da una città in muratura, con un mercato e terme urbane, un teatro più grande, quartieri residenziali con diverse case, fontane e ninfei. Per quanto riguarda i secoli successivi, la storia di Minturnae si documenta attraverso le tracce di una serie di restauri e interventi di rifacimento, che si protraggono fino al VI secolo d.C..
A partire dal 1984 gli oggetti più importanti, provenienti dalla città e dalla sua area circostante, sono esposti nell’Antiquarium, che si trova all’interno degli ambulacri del teatro romano. Nell’ambulacro destro, la ’Galleria delle statue’, è possibile ammirare materiali scultorei di grande rilevanza dal punto di vista storico (statue di Augusto e Livia di epoca augustea, statue di Muse dal teatro antico) ma anche da quello artistico (originali ellenistici e copie romane da originali greci). All’interno dell’ambulacro sinistro si trova invece il lapidario, contenente decorazioni architettoniche di marmo, inerenti soprattutto alle varie fasi del teatro, e i togati.