Panoramica
Lungo il sentiero che inizia dal villaggio di Bagnoli Superiore e conduce alla Val Rosandra, sulla destra è possibile osservare un tratto di acquedotto, che faceva parte di un complesso realizzato nel I secolo d.C. al fine di convogliare le acque del fiume Rosandra dalla fons Oppia, situata presso il monte Carso, alla città di Tergeste. Il suo percorso era di circa 17 km e passava attraverso uno strato marnoso-arenaceo. Questa conduttura, visibile ancora oggi, è costituita da pietre squadrate e laterizi, uniti tra loro da malta idraulica, detta opus signinum, e presenta una copertura a volta o piana, intervallata da pozzetti d’ispezione, chiamata lumina, disposti a distanze irregolari. Con l’avvento dell’età tardo-antica, l’acquedotto fu abbandonato, come confermato dalla presenza di alcune tombe costruite all’interno del canale. Un tratto ben conservato di questa struttura può essere ammirato presso l’Antiquarium situato in via Donaggio 17 a Borgo S. Sergio.