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Area archeologica della Villa Romana di Russi

Panoramica

La villa rustica di Russi raggiunse il suo apice di magnificenza tra il I e il II secolo d.C., quando il proprietario, che presumibilmente rimpinguò le sue finanze vendendo le eccedenze agricole alla flotta militare romana con base a Ravenna nell’epoca Augustea, la sottopose ad ampie ristrutturazioni che la mutarono anche scenograficamente.
La struttura era gestita da un liberto, i cui compiti erano quelli di fattore (procurator) che dava ordini a un gran numero di schiavi utilizzati per l’aratura, la semina e la mietitura dei cereali, la potatura delle viti e la raccolta e pigiatura dell’uva. Il proprietario abitava occasionalmente questa dimora, dotata di un lussuoso alloggio comprendente una sala da pranzo (triclinium), una stanza per ricevere (tablinum), un impianto termale e pavimenti a mosaico.
Esistevano due magazzini, uno connesso all’area della pigiatura (torcularium) e contenente anfore vinarie, e l’altro usato per conservare le granaglie.
Con l’allontanamento della flotta militare, la villa subì un periodo di decadenza e fu parzialmente rioccupata quando la corte imperiale si trasferì a Ravenna, divenuta la capitale nel 401 d.C.
Successivamente, l’edificio fu abbandonato in via definitiva nell’alto Medioevo e già verso la fine del VII secolo l’area si era trasformata in terreno incolto.

Orari

Lunedì
Chiuso
Martedì
12:00 pm-05:00 pm
Mercoledì - Venerdì
08:30 am-01:30 pm
Sabato - Domenica
12:00 pm-05:00 pm
Area archeologica della Villa Romana di Russi
Via Fiumazzo, 17, 48026 Russi RA, Italia
Chiama +390544581357 Sito Web
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