Panoramica
L’Orto Botanico di Modena fu fondato nel 1758, per iniziativa del Duca Francesco III d’Este, che assegnò parte del Giardino Ducale alla coltivazione e allo studio delle piante medicinali. Nel 1772, le autorità universitarie ne assunsero il controllo, in seguito alla Grande Riforma Universitaria. Ospita più di mille specie botaniche (erbacee, arbustive e arboree), di cui 200 sono autoctone, mentre le altre provengono da altre parti del mondo. Comprende un’ampia gamma di biodiversità vegetale, con una superficie di circa un ettaro e 300 metri quadrati coperti per la dimora e l’esposizione.
L’Orto Botanico è caratterizzato da una serie di sentieri, in cui si intersecano grandi alberi e piante in vaso, che riflettono le differenti forme che il collezionismo ha assunto nel corso del tempo. Si trova anche una raccolta di piante erbacee ed arbustive, principale fornitore di semi per gli scambi, che è organizzata in aiuole. Nell’area chiamata "Montagnola" ci sono alberi e arbusti, sia autoctoni che esotici, di grande interesse botanico.
Nel "fossato didattico" sono presenti biotopi che rischiano l’estinzione, oltre a specie acquatiche e palustri di interesse locale. Le Serre Ducali, create per ospitare esemplari esotici, rappresentano la struttura più importante dell’Orto Botanico; si trovano anche una Serra delle Piante succulente e una "Serretta" a clima caldo/umido per specie come le carnivore, le orchidacee e le felci.
