Panoramica
L’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, conosciuto anche come Anfiteatro Capuano, è tra le più imponenti testimonianze dell’architettura romana, secondo per grandezza solo al Colosseo. La sua costruzione risale alla fine del I secolo d.C. e all’inizio del II secolo d.C., durante il periodo flavio, e sorge sul sito di una precedente struttura repubblicana, celebre per aver ospitato la rivolta di Spartaco nel 73 a.C..
Fu l’imperatore Adriano a promuoverne il restauro e l’abbellimento, arricchendolo con colonne e statue, mentre l’inaugurazione ufficiale avvenne sotto il regno di Antonino Pio, come documentato da un’iscrizione scoperta nel 1726.
La pianta dell’anfiteatro è ellittica, con un asse maggiore di 170 metri e uno minore di 139 metri, per una superficie totale di circa 38.500 metri quadrati. Originariamente si sviluppava su quattro livelli, raggiungendo un’altezza di 46 metri, e poteva accogliere fino a 60.000 spettatori. I tre piani inferiori erano costituiti da 80 arcate ciascuno, realizzate in travertino, con chiavi di volta decorate da busti di divinità come Minerva, Apollo, Mercurio e Mitra. Alcuni di questi elementi decorativi sono oggi conservati nel Museo dei Gladiatori e nel Museo Campano di Capua.
L’ingresso principale era ornato da rilievi raffiguranti Ercole e Silvano, mentre all’interno la cavea era suddivisa in cinque settori, detti maeniana, che riflettevano la stratificazione sociale dell’epoca. I vomitoria, ovvero i passaggi che permettevano l’accesso alle gradinate, erano impreziositi da bassorilievi che illustravano scene mitologiche e di caccia.
Sotto l’arena si estende un complesso sistema di gallerie sotterranee, dotate di argani, gabbie e canali, utilizzati per far apparire animali e scenografie durante gli spettacoli. In epoca successiva, alcune di queste aree furono trasformate in luoghi di culto cristiani, con la presenza di affreschi e altari.
Dichiarato Monumento Nazionale nel 1822, l’anfiteatro è stato aperto al pubblico nel 1913. Oggi fa parte di un percorso museale che comprende anche il Mitreo, l’Antiquarium e il Museo dei Gladiatori, ed è accessibile anche a visitatori con disabilità.