Panoramica
Locri Epizefiri fu un’importante città della Magna Grecia, i cui scavi hanno restituito una straordinaria quantità di reperti preziosi. L’area archeologica si trova nel cuore della Locride calabrese, lungo la Costa dei Gelsomini. Secondo Aristotele la città fu fondata alla fine dell’VIII secolo da servi della Locride greca, fuggiti con le mogli dei padroni impegnati in guerra. Locri Epizefiri diede i natali a Zeleuco, cui si deve il primo codice europeo di leggi scritte, e alla poetessa Nosside. Raggiunse la massima espansione nel VI-V secolo e nel 205 a.C. entrò nell’orbita romana. Nel VII-VIII secolo, piagata dalle scorrerie arabe, fu abbandonata: secondo la leggenda, i profughi fondarono Gerace (in realtà un nucleo abitativo esisteva dal Neolitico) guidati da uno sparviero.
L’area archeologica di Locri Epizefiri, ampia oltre 230 ettari, presenta a monte la parte pubblica della città (con agorà e templi), a valle la zona artigianale e residenziale. Si ammirano il magnifico teatro di tipico modello greco, le mura in arenaria, il santuario di Afrodite e quello di Persefone. Dalle rovine del tempio ionico provengono i celebri Dioscuri, conservati nel Museo archeologico di Reggio Calabria. Il museo archeologico locale accoglie centinaia di reperti trovati negli scavi, tra cui le tavolette votive (pinakes) in terracotta del V secolo a.C. e i corredi funebri rinvenuti nelle necropoli.