Panoramica
A Campana, frazione di Fagnano Alto, si conserva l’unico degli 11 o 12 ponti (il numero varia secondo le fonti) che l’imperatore Claudio, nel I secolo d.C., avrebbe fatto costruire nella valle dell’Aterno, a nord di Acciano. Oggi si stenta a credere che questo angolo d’Abruzzo fosse così importante, ma il ponte di Campana permetteva di collegare due grandi arterie romane: la via Claudia Nova, che conduceva a Roma, e la via Poplica Campana, che dall’altopiano delle Rocche portava ad Alba Fucens, strada dalla quale deriva il nome del paese. Originariamente contava 4 arcate a tutto sesto e per secoli è stato coperto da un piccolo tetto centrale, poggiante sulle due strutture verticali che tuttora si innalzano a metà dei parapetti: si trattava di due edicole decorate da affreschi religiosi. Nell’800 al ponte furono aggiunte due arcate, una per lato, e la copertura centrale fu rialzata “allungando” le edicole, per consentire il transito di mezzi ingombranti: non bastò a risparmiarla dall’abbattimento, avvenuto in tempi moderni per consentire il passaggio delle macchine agricole. Ciò che è rimasto invariato, da circa 2000 anni a oggi, è che il ponte era e rimane l’unica via d’accesso all’abitato di Campana, che sorge sull’impervia sponda destra dell’Aterno: la strada 261, la ferrovia Terni-Sulmona e perfino le vie di campagna, infatti, corrono tutte sul lato opposto…