Panoramica
Situato nel margine sud est di piazza Garibaldi, il portale del monastero di S. Chiara nasconde parzialmente la propria chiesa, della quale dall’esterno resta visibile solo la parte superiore. La chiesa risale al XIII secolo, ma fu ricostruita a seguito di due terribili terremoti che colpirono Sulmona nel 1456 e nel 1706, fino ad assumere la forma attuale. Varcato il primo ingresso dalla scalinata che dà su piazza Garibaldi si accede al piccolo cortile del monastero, dal quale è possibile apprezzare la sobria semplicità della facciata barocca. Il prospetto è caratterizzato da una finitura a intonaco di colore arancio pallido e dall'elegante portale, sormontato da un timpano arcuato che sorregge un medaglione ovale.
Secondo l'uso barocco, la linearità della facciata contrasta con la sfarzosità delle decorazioni interne. I lavori di restauro settecenteschi non hanno alterato significativamente la struttura dell'edificio a navata unica, ma hanno stravolto il precedente stile medievale con un trionfo di stucchi dorati, ornamenti scultorei e marmi colorati, rendendo questo edificio sacro uno dei più preziosi della regione.
Al contrario del monastero, la chiesa era aperta a tutti i fedeli: per consentire alle clarisse di partecipare alle funzioni mantenendo il loro voto di clausura furono inseriti nelle pareti i coretti schermati da grate.
Si narra che nel XV secolo siano state proprio le monache di S. Chiara a dare vita all'arte confettiera per cui la città di Sulmona è nota.