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Arte e cultura
Musei Civici e Loggia Di Treviso

Esplorando la Marca Trevigiana: un pomeriggio tra arte e cultura

2 minuti

Un ricco ed entusiasmante pomeriggio trascorso tra le bellezze artistiche Trevigiane,all'insegna di testimonianze artistiche, tra cui affreschi, dipinti e sculture, ove spiccano le opere di maestri come Tommaso da Modena, Lorenzo Lotto e Giambattista Tiepolo. 

La Loggia dei Cavalieri

Luogo del potere politico dei nobili nel periodo del libero comune, la Loggia fu costruita sotto il governo del podestà Andrea Giacomo da Perugia nel 1276-1277. La sua funzione era quella di rifugio per i cavalieri che l’avevano scelta per riunirsi o trascorrere il loro tempo libero.
Da un punto di vista architettonico l’edificio è un raro esempio di romanico veneto-bizantino. Si tratta di una costruzione quadrilatera in laterizio che si apre su tre lati con archi a tutto sesto impostati sopra esili colonne e capitelli in pietra viva. Il tetto a piramide presenta una grossa colonna al centro che sostiene il carico della copertura. Tra le decorazioni che caratterizzano la Loggia, ci sono fregi affrescati con teorie di cavalieri, scene di epopee cavalleresche e dei decori geometrici.

Il Museo di Santa Caterina

Il Museo di Santa Caterina

È ospitato in un ex convento delle monache clarisse, fondato nel XIII secolo, ed offre una ricca collezione di opere d’arte che spaziano dal Medioevo al Settecento. Il museo è noto per le sue importanti testimonianze artistiche: affreschi, dipinti e sculture, tra cui spiccano le opere di maestri come Tommaso da Modena, Lorenzo Lotto e Giambattista Tiepolo. Inoltre, al suo interno sono presenti una ricca collezione di reperti archeologici e una sezione dedicata alla storia locale. La sua struttura, recentemente restaurata e rinnovata, offre un’esperienza che unisce arte, cultura e storia del territorio trevigiano.

Il Museo “Luigi Bailo”

Il Museo “Luigi Bailo”

È situato in un antico convento fondato nel XV secolo e ha preso il nome dall’abate Luigi Bailo che ne fu fondatore. Nel corso degli anni ha ospitato collezioni di archeologia e arte, tra cui una pinacoteca aggiunta nel 1938. Dopo essere stato danneggiato durante la Prima e Seconda Guerra Mondiale fu riaperto nel 1952 e, dal 1959, divenne anche sede della raccolta d’arte moderna. Dal 2003 al 2015 è stato oggetto di una campagna di restauro e ampliamento, per poi riaprire con un focus sull’arte moderna contemporanea, in particolare sulle opere di Arturo Martini, noto scultore e pittore trevigiano di fine ‘800.

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