Panoramica
Nel cuore di Todi, a pochi passi da Piazza Grande, si trova il Teatro Comunale, uno dei luoghi simbolo della vita culturale cittadina nel corso dell’Ottocento.
La sua costruzione ebbe inizio nel 1868, quando l’amministrazione locale affidò il progetto all’architetto Carlo Gatteschi, già noto per aver realizzato il Teatro Signorelli di Cortona. I lavori terminarono nel 1872, ma l’inaugurazione ufficiale avvenne solo nel 1876, con la messa in scena dell’opera “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi.
La sala principale, concepita secondo il classico modello a ferro di cavallo tipico dei teatri italiani, è strutturata su quattro ordini di palchi e può accogliere circa 500 spettatori. L’ambiente interno è arricchito da decorazioni in stucco, medaglioni e dorature, frutto del lavoro di artisti e artigiani umbri come Angeletti, Biscarini, i fratelli Lumaconi, Matteo Tassi e Alfonso Morganti. Il sipario, dipinto dal perugino Annibale Brugnoli, raffigura la visita di Ludovico Ariosto a Todi nel 1531, aggiungendo un tocco narrativo alla scenografia.
Nel 1894, il teatro ospitò per la prima volta una proiezione cinematografica, segnando l’ingresso della nuova arte del cinema con il filmato “Un bagno di ragazzi”. Dopo un lungo periodo di inattività, l’edificio fu sottoposto a un importante restauro a partire dal 1982, e riaprì le sue porte nel 1992, tornando a essere un punto di riferimento per la prosa, la musica, la danza e il melodramma.
Oggi, il Teatro Comunale di Todi è sede di stagioni teatrali, concerti e eventi culturali, e collabora attivamente con realtà artistiche come lo Sperimentale di Spoleto e il Teatro Stabile dell’Umbria, confermando il suo ruolo centrale nella vita culturale della città.