Panoramica
Il Museo Lapidario di Todi, ubicato all’interno del complesso delle Lucrezie, un polo museale di cui esso costituisce la prima sezione, è situato nel rione Nidola ed ha origini risalenti alla prima metà del XV secolo. Tale edificio è stato donato in eredità da madonna Lucrezia della Genga alle consorelle nel 1425 ed in seguito ampliato con l’acquisizione di proprietà adiacenti. A partire dalla crisi economica che interessò gli ordini religiosi alla fine del Quattrocento e dalle frane che colpirono la zona intorno al 1760, fino all’incameramento per effetto delle leggi napoleoniche e alla relativa soppressione delle corporazioni religiose nel 1862, la prosperità del monastero subì un arresto. Dopo la Prima guerra mondiale e fino al 1987, l’intera struttura fu adibita a funzionalità diverse fino a che, nel contesto della legge speciale n. 545 del 1987, non fu sottoposta a un intervento di restauro. Il Lapidario conserva materiali lapidei di proprietà comunale, risalenti all’età antica, medievale e moderna, che sono stati ritrovati nella città e nei suoi dintorni in seguito a vari spostamenti, fino a che, nel 2008, non hanno trovato la loro attuale sede espositiva. Il percorso museale comprende più sezioni che seguono un ordine cronologico a partire dall’età romana, fino al XIX secolo.