Panoramica
Posto all’interno dell’antica fabbrica del vetro, la quale è risalente all’inizio dell’Ottocento e ristrutturata preservando l’architettura e la disposizione dei locali, il Museo del vetro di Piegaro è uno dei pochi esempi di strutture preindustriali sopravvissute in Italia. Esso espone i vari manufatti vetrari della fabbrica, creati attraverso i secoli, come bicchieri, bottiglie, caraffe, damigiane e fiaschi con decorazioni in oro zecchino. Il percorso di visita consente di conoscere interamente il ciclo produttivo, dall’arrivo delle materie prime alla creazione del prodotto finito, passando per le fasi della fusione del vetro e della lavorazione, manuale o semiautomatica. Le due sale del piano principale, conservando le pareti annerite dal fumo, sono sviluppate intorno ai resti del forno fusorio, mentre il piano seminterrato custodisce la rete di cunicoli sottostante il forno, per la circolazione del calore, e al centro di esso una colata di vetro verde versata nel 1968 in occasione dello spegnimento definitivo della fornace. Attraverso un ricco apparato multimediale, vengono illustrate le tecniche di produzione del vetro dall’antichità ai giorni nostri, nonché la storia di Piegaro e del suo territorio, che è sempre stata strettamente legata alle vetrerie. Alcuni documenti dal XIII al XIV secolo parlano di lastre di vetro e tessere musive che venivano realizzate nella vetreria di Piegaro e utilizzate per le vetrate e i mosaici del Duomo di Orvieto.