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Arte e cultura

Lucca, gioiello toscana racchiusa tra imponenti mura

4 minuti

Lucca, capoluogo toscano, è una delle città medievali più affascinanti e meglio conservate d'Italia: attenta alla sua memoria storica e culturale che conserva con cura, conquista con i suoi deliziosi vicoli, le piccole strade, le piazze e le chiese caratteristiche. 

Simbolo della città, le imponenti mura cinquecentesche sono uno dei pochi esempi di cinta rimaste completamente intatte nel Bel Paese. Interessanti da ammirare e scusa ideale per un giro nel verde, offrono un punto di vista privilegiato per ammirare la struttura urbanistica della città, voluta dai romani, che ancora oggi cattura per bellezza e armonia.

La ricchezza storica e monumentale di Lucca, il suo clima ospitale e allegro e la vicinanza con la natura incontaminata la rendono la meta perfetta per scoprire un pizzico di genuina Toscana.

Storia e curiosità su Lucca

Storia e curiosità su Lucca

Tanti eventi hanno reso la storia di Lucca interessante fin dalle origini: alcuni esperti credono sia nata come insediamento ligure, altri ritengono abbia origini etrusche e si sia affermata successivamente come città romana, come molti reperti ancor oggi visibili per vie del centro storico dimostrano.

Occupata dai Goti poi dai Bizantini e dai Franchi, divenne una delle più importanti capitali del regno longobardo a cui Carlo Magno donò ulteriore lustro rendendola dimora di Aldalberto I, Marchese di Toscana.

Il Medioevo assicurò un'ulteriore crescita a Lucca, divenuta meta di pellegrinaggio sulla Via Francigena grazie alla presenza del Volto Santo nella chiesa di S. Martino. Nonostante le continue lotte tra Guelfi e Ghibellini, Lucca nel XIV secolo era senza dubbio una delle città più importanti del Medioevo italiano. Seguì un periodo di grande decadenza sotto il successivo dominio dei Visconti e della dittatura di Giovanni Dell'Agnello, Doge della Repubblica di Pisa.

Ottenuta nuovamente la libertà nel 1370 grazie all'intervento dell'imperatore Carlo IV, Lucca scelse un governo repubblicano e tornò ad avere fama in Europa. Dopo il breve periodo della Signoria di Paolo Guinigi, Lucca rimase una repubblica indipendente fino al 1799, anno in cui cadde in mano agli Austriaci. Divenuta principato e poi ducato di Maria Luisa di Borbone, entrò infine nel Granducato di Toscana. Nel 1860 Lucca entrò a far parte del Regno d'Italia.

Cosa vedere a Lucca: 3 luoghi imperdibili

Cosa vedere a Lucca: 3 luoghi imperdibili

Ricca dal punto di vista storico e architettonico, vi porrà di fronte a un dilemma: che cosa vedere a Lucca per entrare nello spirito della città? Ecco le 3 tappe dalle quali cominciare.

  • Lucca e le sue torri: visitate Torre Guinigi, voluta da una potente famiglia di mercanti lucchesi del XV secoli. Alta 45 metri, sulla sommità ospita un giardino pensile su cui crescono dei bellissimi lecci.
  • Il simbolo di Lucca: è un must dedicare del tempo alle imponenti Mura di Lucca. Alte ben 12 metri e lunghe 4 chilometri, sono caratterizzate da uno stupendo viale alberato in cui fare sport, passeggiare, assistere a eventi o godersi il panorama sulla città
  • Il giardino barocco di Lucca: l’ultima meta imperdibile è Palazzo Pfanner, un palazzo del 1600 con un giardino barocco all’italiana tutto da ammirare. Sfondo di molti film importanti, nel 1846 è diventato proprietà della famiglia Pfanner, produttori di birra che vi costruirono all’interno la prima fabbrica di birra del Ducato di Lucca. 

3 idee su cosa fare a Lucca

3 idee su cosa fare a Lucca

Con le sue vie del centro costellate di botteghe, negozi eleganti e pasticcerie, la città non lascia spazio alla noia. Ma cosa fare a Lucca con tutta la famiglia? Perfetto per accontentare grandi e piccini, il Lucca Comics è un evento irrinunciabile: è una fiera internazionale dedicata al fumetto, ai giochi, all'animazione, ai videogiochi e all'immaginario fantasy e fantascientifico. Si svolge ogni anno tra fine ottobre e inizio novembre e richiama turisti da tutto il mondo.

Gli amanti della musica non possono perdere invece il Lucca Summer Festival, un fitto cartellone di concerti, mentre gli sportivi saranno felici di percorrere la Via Francigena da Lucca a Siena in bicicletta seguendo un percorso panoramico mozzafiato. 

Cosa mangiare a Lucca: 3 specialità

Cosa mangiare a Lucca: 3 specialità

Che goduria la tradizione culinaria lucchese! Genuina e semplice, è di origine contadina e si basa sulla stagionalità delle colture.

Cosa mangiare a Lucca? Sono 3 in particolare le specialità da non perdere:

  • Si partire con la garmugia, una zuppa primaverile a base di carciofi, piselli asparagi e pancetta servita con pane abbrustolito.
  • Ritenuti una specialità gourmet, i tordelli lucchesi sono tortelli di pasta fresca ripieni di carne di maiale e manzo, pane inzuppato nel brodo, parmigiano, uova e odori, poi conditi con ragù di carne e una spolverata di formaggio.
  • Infine, il buccellato di Lucca conquisterà i golosi: a forma di ciambella o a sfilatino, profuma di anice. Qui lo mangiano inzuppandolo nel vino. 

I luoghi insoliti di Lucca

I luoghi insoliti di Lucca

Il Ponte del Diavolo è, tra i luoghi insoliti di Lucca, quello che vi conquisterà a prima vista per via della sua forma spettacolare. Fermate un lucchese DOC per farvi raccontare la leggenda di questo posto incantevole.

Un altro luogo lontano dai circuiti turistici che vale la pena di visitare è il Volto Santo di Lucca: del grande crocifisso in legno all’interno della cattedrale di San Martino, colpisce il viso di Gesù. I suoi occhi, espressivi e grandi, sembrano seguire lo sguardo di chi osserva.

Infine, ultimo consiglio: dedicate un po’ di tempo alla Pietra del Diavolo di Lucca, particolare che riguarda la prima finestra di Palazzo Bernardini. Uno degli stipiti di pietra è innaturalmente incurvato, tanto da farlo sembrare finto. Leggenda narra che il diavolo convinse i signori Bernardini a costruire un palazzo imperiale dove si trovava un'immagine miracolosa della Madonna, distrutta per dar posto all'edificio. Proprio lì, la pietra si incurvò restando per sempre tale, nonostante i tanti tentativi di raddrizzarla.

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