Panoramica
Sono due i riferimenti cronologici che offrono la chiave di lettura più immediata per la cittadina dei monti Iblei, affacciata sulla splendida e profonda incisione della valle dell’Anapo. Il primo è il 664 a.C., quando i siracusani in fase di espansione verso l’interno dell’isola fondarono Akrai; il secondo è il 1693, quando un terribile sisma rase al suolo questo come altri centri del Val di Noto.
Il particolare stile barocco affermatosi nella ricostruzione è la ragione della fisionomia scenografica della città, e poi del suo ingresso, insieme ad altri sette centri del Val di Noto, fra le città riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Gli esempi più significativi sono offerti da chiese con facciata “a torre” come S. Sebastiano, la basilica di S. Paolo e l’Immacolata o con portali ridondanti di ornamenti come all’Annunziata. Ma anche nelle architetture civili, per esempio a palazzo Iudica e a palazzo Ferla, si accentuano gli elementi decorativi, i peducci figurati, le balconate in ferro battuto.
Una breve passeggiata fa raggiungere il sito archeologico di Akrai, dove il fascino dei monumenti – in particolare il teatro, del terzo secolo a.C. – si intreccia con la suggestione di un paesaggio ampio e solenne.
96010 Palazzolo Acreide SR, Italia