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Museo archeologico regionale di Centuripe
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Museo archeologico regionale di Centuripe
Panoramica
Il Museo ci offre una prospettiva sulla storia della città di Centuripe, dalle sue origini fino alla sua distruzione medievale. Il museo archeologico ospita una collezione comunale, che è stata esposta sin dai tempi degli anni Venti nella vecchia sede, ed i reperti raccolti dai lavori di scavo condotti a Centuripe dal 1968. Il nuovo allestimento comprende anche materiali di scavi più recenti, nonché molti reperti precedentemente non esposti per motivi di spazio. La Collezione di Antropologia Culturale contiene oggetti relativi alla tradizione popolare e alla vita quotidiana precedente all’attuale civiltà industriale, ospitata nell’ex Macello Comunale. Le sale centrali della mostra sono suddivise in sezioni tematiche: il lavoro agricolo, la coltivazione del grano e altre attività tipiche di quel periodo, con una sezione dedicata all’abitazione. Un ambiente stretto e lungo, originariamente destinato a stalla, espone una serie di ricostruzioni di botteghe artigiane. Un forno in pietra, che serviva tutto il quartiere dopo la guerra, ed un carretto siciliano completano la collezione. I Reperti - Sezioni: Preistorico, Arcaico, Ellenistico, Imperiale, Romano Repubblicano. I Siti: Terme Bagni - Resti di un edificio termale in mattoni di argilla risalente al II - III secolo d.C., nella contrada Bagni. Corradino - Il castello di Corradino, una tomba a torre databile tra il II e III secolo d.C., il cui nome rimanda a una sua eventuale riutilizzazione come fortezza in età medievale. Dogana - La Dogana, una struttura funeraria a torre risalente al II - III secolo d.C., di cui è visibile solo il piano superiore, è una prova della presenza di membri di famiglie senatoriali a Centuripe. Il nome deriva da una possibile riutilizzazione come casello del dazio in epoca moderna. Augustali - Le costruzioni di via Giulio Cesare sono state indagate a più riprese dal 1925 in poi. I notevoli problemi statici del pendio hanno ostacolato, e continuano ad ostacolare, le ricerche archeologiche, ma l’area doveva ospitare edifici pubblici civili dal II sec. a.C. fino all’epoca imperiale. L’allestimento si è basato sul principio di costruire la storia attraverso l’esposizione di oggetti e risultati di scavi, con un percorso che faccia da filo conduttore. L’esposizione, oltre a consentire una corretta fruizione, punta a contestualizzare i diversi oggetti, mettendoli in relazione con il sito archeologico. Si è costantemente cercato di seguire la sequenza cronologica della città, con una presentazione per siti, all’interno dei quali si è seguito lo sviluppo temporale. Per contestualizzare gli elementi esposti, si è fatto ricorso a ricostruzioni, plastici e disegni.
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