Panoramica
Il Faro Mangiabarche si trova sull'omonimo scoglio, circa 400 metri al largo dell'isola di Sant'Antioco, in Sardegna. Costruito intorno al 1935, il faro avverte i naviganti provenienti dalle coste spagnole e dall'isola di S. Pietro della presenza di un tratto di mare particolarmente pericoloso. Tra l'isola di Sant'Antioco e lo scoglio del faro, ci sono scogli e secche affioranti che rappresentano ancora oggi una seria minaccia. Inoltre, il forte vento di maestrale che soffia dall'Atlantico durante l'inverno spinge le imbarcazioni verso gli scogli, aggravando la situazione a causa delle correnti nel tratto di mare stretto. Il faro era alimentato a propano fino al 1970, quando si decise di sostituire l'alimentazione con pannelli fotovoltaici. Nel 2000, inoltre, il faro è stato sottoposto a un importante restauro.
Per capire qualcosa di più riguardo al suo nome, pensate alle parole di Massimo Carlotto nel suo romanzo “Il Mistero di Mangiabarche”: “Vidi un grande scoglio, circondato da altri più piccoli, dei quali emergevano dall’acqua solo le punte. Aguzze e pericolose. Le onde spinte dal maestrale si schiantavano contro le rocce, arrivando a bagnare con i loro spruzzi il faro che si ergeva nel punto più alto. L’origine del nome era evidente: sembrava la dentatura di un mostro marino”. Di fatto, secondo una leggenda, il nome Mangiabarche deriverebbe dall'aspetto delle secche e delle rocce visibili, che ricorderebbero i denti di un mostro marino. Secondo altre fonti, invece, sembra che si debba ai molti naufragi causati, che è valso a questo isolotto e agli altri due isolotti vicini la nomina di "mangiatori di barche". Semi-nascosti dalla superficie dell'acqua, quando la marea è più alta i tre Mangiabarche emergono soltanto con poche punte rocciose. Un'insidia a cui spesso era impossibile sottrarsi.
Scoglio Mangiabarche, Italia