La Galleria rifugio di Don Bosco non nacque certamente come luogo di rifugio da usare nel corso del secondo conflitto bellico mondiale: gli studiosi, infatti, ritengono che facesse parte di una complessa rete di passaggi sotterranei, di dimensioni e scavo simili, che si estendono lungo il versante nord della città, dalle mura di Buoncammino fino alla zona del mercato ex-Polo; ed è probabile che tali gallerie siano state costruite dai Piemontesi all’esterno delle mura, intorno al 1700, per scopi militari: forse come vie di fuga o come gallerie di contromina.