Panoramica
Nel 1823, su iniziativa del canonico Carmine Fontò, venne aperto al pubblico il Museo, frutto di sue donazioni e anche da vari conventi Domenicani e Francescani. Successivamente, la gestione fu affidata a Emanuele Barba, filosofo, medico e docente, che istituì un Gabinetto zoologico. Attualmente, all’interno del Museo civico Emanuele Barba è possibile ammirare collezioni di armi, abiti, fossili; la raccolta del pittore gallipolino Giovanni Andrea Coppola; reperti archeologici, sarcofagi e vasi messapici con iscrizioni; ritratti di illustri personaggi della città; e, infine, una raccolta numismatica.