Panoramica
La Pinacoteca Agnelli è un’istituzione per l’arte che mette in relazione i preziosi capolavori storici della sua Collezione Permanente con mostre e progetti di importanti artiste e artisti italiani e internazionali. Dal 2022 la Pinacoteca Agnelli si è rinnovata allargando i suoi spazi espositivi alla spettacolare Pista 500, l’iconico circuito sul tetto dell’ex Fabbrica FIAT del Lingotto.
La celebre pista della FIAT, simbolo di Torino industriale, si è trasformata in Pista 500: un giardino pensile unico nel suo genere, sospeso tra città e cielo, che invita a scoprire nuove visioni e racconti.
Qui le opere di artiste e artisti internazionali dialogano con l’architettura e con la memoria del luogo: sculture, installazioni luminose e sonore, progetti di cinema espanso. Interventi che reinterpretano il passato produttivo del Lingotto e lo aprono a un futuro condiviso, trasformando l’antico circuito di prova in una strada collettiva per l’arte e l’immaginazione.
Dal 2021 la Pista 500 è diventata un luogo sociale e inclusivo, arricchito da un programma di installazioni contemporanee promosso dalla Pinacoteca Agnelli. Tra le opere più emblematiche, Beneath My Feet Begins to Crumble (2022) di Mark Leckey, con il suo monumentale LED wall che riproduce le Alpi abbracciando la curva parabolica della pista; Monopoly Game, New York (1980) di Nan Goldin, una fotografia in formato billboard che evoca paesaggi urbani americani e riflessioni intime; e PISTARAMA (2023) di Dominique Gonzalez-Foerster, un murales che celebra i corpi come protagonisti del cambiamento sociale nello spazio urbano.
La Pista 500 non è più soltanto memoria di un passato industriale, ma un luogo vivo, dove arte, città e natura si intrecciano in un’esperienza immersiva e panoramica, capace di sorprendere e ispirare chiunque vi cammini.
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La Collezione Permanente rappresenta il fulcro identitario della Pinacoteca Agnelli e comprende 25 capolavori donati all’istituzione da Giovanni e Marella Agnelli. Il nucleo di eccezionale valore storico- artistico include opere dell’arte veneta settecentesca e gessi neoclassici di Canova, il pre-Impressionismo di Édouard Manet e il classicismo di Pierre-Auguste Renoir, la grande tela futurista di Giacomo Balla e le espressioni cubiste di Pablo Picasso e Gino Severini, per concludere con il ritorno al figurativo di Amedeo Modigliani e sette tele di Henri Matisse. I capolavori sono presentati nello Scrigno, struttura sospesa sul tetto del Lingotto progettata da Renzo Piano.