Panoramica
La Gola del Furlo è una riserva naturale istituita nel 2001, che si estende per circa 3.600 ettari nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino, abbracciando i comuni di Acqualagna, Cagli, Fermignano, Fossombrone e Urbino. Questo paesaggio spettacolare è il risultato di un lungo processo geologico: il fiume Candigliano, nel corso di milioni di anni, ha scavato una profonda fenditura tra il Monte Pietralata e il Monte Paganuccio, dando origine a un ambiente di grande fascino e rilevanza ecologica.
La riserva è nota per le sue imponenti pareti rocciose, che si innalzano per centinaia di metri, e per la ricchezza della vegetazione, che include boschi di faggi, querce, lecci e specie rare come la Campanula Tanfani. Anche la fauna è particolarmente variegata: tra gli animali che popolano l’area spicca l’aquila reale, che nidifica sulle pareti più impervie del Monte Paganuccio e rappresenta il simbolo della riserva. Sono presenti anche altri rapaci come il falco pellegrino, lo sparviero e il gufo reale, oltre a mammiferi come lupi, caprioli, cinghiali e istrici.
Dal punto di vista storico, la zona è attraversata dalla via Flaminia, antica arteria romana, lungo la quale si trova la celebre galleria del Furlo, scavata nella roccia nel 76 d.C. per ordine dell’imperatore Vespasiano. Accanto a essa si conserva una galleria più piccola, risalente all’epoca etrusca, che testimonia l’importanza strategica di questo passaggio fin dall’antichità.
La riserva è attraversata da una rete di sentieri escursionistici ben segnalati, che permettono di esplorare i due versanti montuosi. Tra i percorsi più suggestivi c’è quello che conduce alla Terrazza del Furlo, da cui si può godere di una vista mozzafiato sull’intera gola.
Oggi la Gola del Furlo è una meta ideale per chi ama la natura, il trekking, la fotografia e la storia, e rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e autentici del patrimonio naturalistico delle Marche.