Un paio di chilometri a ovest di Curtatone, tra i canneti e le ninfee che orlano le rive del Mincio spunta un’apparizione inattesa. È il profilo gotico del santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone, o più semplicemente “santuario di S. Maria delle Grazie". Fu costruito per volontà di Francesco I Gonzaga tra il 1399 e il 1406. L’intenzione era celebrare la liberazione del Mantovano dalla peste, ma subito questa chiesa fu avvolta da un alone di miracolosa sacralità: si narra che nel 1420 san Bernardino da Siena vi arrivò a bordo del proprio mantello che, disteso sul fiume, ne sorresse il peso come una zattera. Innumerevoli fedeli malati, contadini e pescatori, perfino alcuni condannati a morte, sarebbero riusciti a salvarsi all’ultimo istante grazie all’intercessione della Vergine qui venerata. La fama del santuario ha attraversato i secoli: in epoche diverse, si sono spinti fin qui personaggi come Carlo V d’Asburgo, papa Pio II Piccolomini e l’imperatore d’Austria Giuseppe II. Si spiega così il gran numero di ex voto, spesso realizzati in cera, che arredano l’interno, caratterizzato da inconsuete logge lignee. L’effetto d’insieme è al tempo stesso bello e inquietante: non a caso, qui Bernardo Bertolucci ha ambientato un momento chiave del suo capolavoro “Novecento”. Colpisce innanzitutto la presenza di un coccodrillo impagliato che pende dal soffitto, al centro di varie leggende, ma guardandosi attorno si scopre anche un gran numero di statue a grandezza naturale. Sono manichini realizzati a tecnica mista, mescolando materiali diversi. Alcuni raffigurano i condannati a morte salvati miracolosamente dalla Madonna nel momento del supplizio; altri in origine indossavano ricche armature medievali e rinascimentali di fattura lombarda, oggi conservate in gran parte a Mantova, nel Museo diocesano Francesco Gonzaga.
Tra le cappelle del santuario spicca sul lato destro il mausoleo di Baldassarre Castiglioni, opera di Giulio Romano.
Attorno al santuario, nel tempo si è sviluppato uno dei Borghi più belli d’Italia: Le Grazie, frazione di Curtatone. A Ferragosto ospita un’antichissima fiera e il raduno internazionale dei “madonnari” che ricoprono il sagrato di opere d’arte a tema sacro. Nel Museo dei Madonnari, allestito presso il santuario, si possono ammirare riproduzioni e cartoni preparatori risalenti a varie edizioni della fiera.