L’area archeologica della città romana di Albintimilium, in cui furono stanziati i Liguri Intemelii tra l’VIII e VII secolo a.C., si trova sull’argine destro del fiume Nervia. Fu fondata da Romani in seguito alla Seconda Guerra Punica e fu promossa a municipio nella prima metà del I secolo a.C. La prosperità di Albintimilium, favorita dalla sua posizione centrale tra le province della Cisalpina e della Gallia Narborense, fu ulteriormente incentivata dall’apertura della via Julia Augusta nel 13 a.C. Nel 68 d.C. la città fu devastata da truppe di Otone, ma venne ricostruita da Vespasiano e dotata di un edificio termale. Tra il II e III secolo d.C. in coincidenza con i restauri della via consolare, ebbero luogo importanti ristrutturazioni che comprendevano l’ampliamento delle terme, il raddoppio dell’acquedotto, la costruzione del teatro e la pavimentazione delle vie più importanti con pietra della Turbie. Nel VI-VII secolo la città fu definitivamente abbandonata e trasferita nella posizione attuale, dove sorge Ventimiglia Alta. L’area archeologica comprende l’Antiquarium, le terme, il teatro e la domus del cavalcavia.