Panoramica
I reperti della Villa Romana di Bussana sono posizionati in prossimità della foce del torrente Armea, nei pressi di Capo Marine. Anticamente, la villa era situata con ogni probabilità a ridosso della via Julia Augusta oppure lungo una via secondaria collegata. È possibile che, in un primo momento, l’area occupata fosse più estesa e che la villa comprendesse al suo interno una parte adibita alla produzione, nonché un’altra destinata all’abitazione, purtroppo non sopravvissuta. Pertanto, non si sarebbe trattato di una semplice villa rustica, bensì di una vera e propria dimora extra-urbana attrezzata per soggiorni più o meno lunghi. A sostegno di questa interpretazione ci sono i muri costruiti con una certa cura, con un paramento in blocchetti rettangolari di calcare e arenaria (petit appareil).
Ad eccezione di un potente forno per la preparazione di mattoni e laterizi e di una cisterna, è difficile stabilire a cosa fossero destinati gli ambienti conservati. Purtroppo la maggior parte di essi non è attrezzata con elementi che ne documentino l’utilizzo originario: potrebbero quindi essere stati magazzini, granai o spazi adibiti ad altre mansioni domestiche.
Al di fuori della villa, e quindi forse non correlato ad essa, è sito un sepolcro di forma quadrangolare all’esterno e semicircolare all’interno. Una simile struttura è stata studiata per creare una grande nicchia absidata dove poteva essere collocata una statua in onore del defunto o di una divinità. Anche qui, la tecnica usata per l’edificazione dei muri è simile a quella della villa, con la differenza che i blocchetti di pietra sono intervallati da file di laterizi. I reperti ceramici estratti dalla fornace, le monete e le epigrafi ritrovate durante gli scavi datano l’edificazione della villa e del sepolcro nell’arco temporale compreso tra il I e il II secolo d.C., testimoniando anche l’uso continuato della villa fino al III secolo d.C.
