Panoramica
Voluto da Sisto V e costruito su progetto di Domenico Fontana tra il 1586 e il 1589, il palazzo Lateranense ha sostituito il Patriarchio, residenza pontificia fino al trasferimento dei papi ad Avignone deciso da Clemente V e avvenuto nel 1309. Nella nuova costruzione, concepita come residenza estiva del papa, venne recuperato in parte l’impianto dell’antico complesso. L’edificio, a pianta quadrata, ha tre prospetti equivalenti, tre piani di finestre a timpani curvi e triangolari e portale centrale con balcone. Lo corona un’altana a colonne.
Trasformato prima in ospedale e poi in archivio, fu restaurato sotto Gregorio XVI da Luigi Poletti e convertito in sede museale. Nel 1844 con il Museo Gregoriano Profano, a cui si aggiunsero il Museo Pio Cristiano dieci anni dopo e quello Missionario Etnologico nel 1926. Nel 1929 vi furono firmati i famosi “Patti Lateranensi” a seguito dei quali l’edificio, possedimento pontificio, cominciò a godere del privilegio dell’extraterritorialità. I musei vennero trasferiti in Vaticano e nel 1967 il palazzo è divenuto sede del vicariato di Roma. Dal 1987 ospita il Museo storico Vaticano, dedicato all’iconografia papale dal ‘500 a oggi, al cerimoniale della corte pontificia e ai suoi corpi armati. L’esposizione è allestita in tre gallerie e nelle sale dell’appartamento papale, decorate da affreschi di pittori tardomanieristi.