Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra

Posto all’interno dell’ala sud-ovest del palazzo Vescovile, nel 2005 è stato inaugurato il Museo, che conserva più di 600 opere, che vanno dall’arte antica alle testimonianze della prima arte cristiana fino a preziosi esempi di suppellettili sacre. Si possono ammirare nella sezione archeologica l’Ara delle Vittorie ed un magnifico sarcofago risalenti al II-III secolo d.C., nonché reperti di epigrafia cristiana del IV secolo d.C. provenienti dall’area della basilica paleocristiana di Sant’Agapito. Una delle opere più importanti del museo è un’opera intitolata "Eolo", attribuita a Michelangelo, risalente alla chiesa della Maddalena di Capranica Prenestina. Essa è un’espressione dell’arte e della committenza cinquentesca di area prenestina, rimasta a lungo nascosta, ma che adesso è stata riportata alla luce in tutta la sua magnificenza. Altrettanto interessanti sono anche il quadro "Madonna col velo", di scuola Perugino, nonché "La decapitazione di San Gennaro o Sant’Agapito”, ritornata a Palestrina dopo molti anni e attribuita a Caravaggio. La Sala del Tesoro, inoltre, conserva un prezioso busto-reliquario di Sant’Agapito del 1588, cesellato in lamina d’argento e d’oro, e vari altri oggetti liturgici provenienti dal tesoro della Cattedrale prenestina e chiese della Diocesi. Inoltre, la Sala ospita anche pregiati paramenti sacri, come i piviali del card. Girolamo Bassi della Rovere del 1492 e del card. Antonio Barberini jr del sec. XVII, nonché un Gesù Bambino dormiente del sec. XVII, una Madonna di Loreto in cartapesta ed una Bambola Sacra rappresentante Maria bambina con un vestito ricamato in oro zecchino.