Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea

La collezione, iniziata nel 1937 grazie ai doni inviati da istituzioni pubbliche e artisti partecipanti alla XX Biennale veneziana e alla II Quadriennale romana, subì una consistente dispersione dopo gli eventi bellici. Circa 60 opere rimaste e un nucleo consistente ritrovato dall’Arma dei carabinieri, furono poste nel 1994 in modo permanente a disposizione del pubblico. Nel 1996, un progetto di acquisizione, attuato mediante ulteriori donazioni, ha permesso alla Galleria di ampliare il proprio patrimonio con altre 400 opere. Attualmente, la Galleria si trova in 5 delle sale del Palazzo della Cultura ed espone opere d’arte che forniscono una visione dell’arte italiana nell’arco temporale intercorso tra le due guerre, con maggiore attenzione sugli Anni Trenta. Si segnalano i dipinti di Pippo Rizzo, Annunciazione; Dyalma Stultus, L’Angelo; Bruno Saetti, La famiglia; Primo Conti, Maternità; Plinio Nomellini, Campagna fiorita; Francesco de Rocchi, Natura morta; Corrado Cagli, La romana; e i Paesaggi di Angilotto Modotto, Arturo Nathan, Paesaggio serale; Achille Vertunni, Paludi pontine; Arturo Tosi, Il lago, nonché un nucleo di sculture novecentiste di Marino Marini, Lelio Gelli, Francesco Wildt, Mario Fioroni, Roberto Castagnino.