Panoramica
Sita all’interno dei Musei Vaticani, la Biblioteca Apostolica è una delle più grandi di Roma, se non d’Italia. La storia antichissima di questa biblioteca comincia nel XV secolo con papa Nicolò V, il quale volle che i codici latini, greci ed ebraici in suo possesso fossero resi pubblici. Il suo progetto venne poi ampliato da Sisto IV con l’emanazione della bolla Ad decorem militantis Ecclesiae, poi da Leone X e Paolo V. Tra il 1587 e il 1589, quando ormai la sede iniziale non riusciva più a contenere il materiale in continua crescita, Sisto V decise di far costruire una nuova sede e incaricò l’architetto Domenico Fontana del progetto. L'edificio, che ospita tuttora la biblioteca, sorse sulle scale divisorie che collegavano il Cortile del Belvedere a quello detto ora della Biblioteca. Al suo interno, al piano più alto, si trova il grandioso Salone Sistino, un’ampia stanza che funge da sala di lettura, riccamente decorata con grottesche nelle volte e vedute di Roma con i più famosi monumenti alla base delle vele e nelle lunette alle testate delle due navate. Al momento la Biblioteca Vaticana custodisce un ricchissimo patrimonio composto di circa 180.000 volumi manoscritti e d’archivio, 1.600.000 libri stampati, circa 9.000 incunaboli, 300.000 tra monete e medaglie, oltre 150.000 stampe, migliaia di disegni e matrici, e oltre 200.000 fotografie. Tra i pezzi più famosi della Biblioteca c'è il “Codex Vaticanus”, il più antico manoscritto completo della Bibbia che si conosca, la Bibbia di Gutenberg, il “Sidereus Nuncius” di Galileo Galilei, la bolla papale Antiquorum habet fida relatio con il quale Papa Bonifacio VIII indisse il primo giubileo nel 1300 e la moneta d'oro posta da Carlo Magno sulla tomba di San Pietro nel 781.