Panoramica
Il duomo arcidiaconale, principale chiesa di Tolmezzo, si presenta con una facciata completata soltanto nel 1931 che non gli rende pienamente giustizia: si limita infatti a concretizzare con qualche modifica il disegno di progetto originario che era stato presentato, e per il resto della chiesa invece realizzato entro il 1764, dall’architetto Domenico Schiavi.
Interessanti da vedere l’arcangelo anemoscopo in cima al campanile – presenza tipica su moltissime chiese friulane, che non misura la forza del vento ma scenograficamente gira a indicarne la direzione – e soprattutto l’interno dell’edificio.
L’unica grande navata, con cappelle laterali e presbiterio sopraelevato, ha al soffitto tre affreschi attribuiti ad Antonio Schiavi, e all’altare maggiore un notevole dipinto con Madonna con Bambino e i Ss. Martino Vescovo e Carlo Borromeo, forse del 1763, opera del veneziano Francesco Fontebasso. Fra le altre opere spiccano dipinti di Pier Antonio Novelli (Madonna con Bambino e santi, Decollazione di S. Ilario) e di Gaspare Diziani, una pala di Girolamo da Ponte detto il Bassano (Redentore, la Vergine e due Santi francescani), un bel Crocifisso cinquecentesco in legno, un mobile di sacrestia settecentesco intagliato dal cividalese Matteo Deganutti, un’acquasantiera cinquecentesca a sua volta elegantemente intagliata, e un ciborio degli inizi del ‘500.
Al di là della veste attuale, S. Martino è in realtà una chiesa sicuramente antica, che nel corso dei secoli è stata rinnovata più volte prima nel Cinque e Seicento a causa del terremoto seguito dalla peste del 1512 e poi nel Settecento a causa dell’accrescimento della popolazione e del ruolo economico di Tolmezzo.