Nel Palazzo Vescovile di Reggio, attestato fin dal Duecento, ingrandito poi nel XV e XVI secolo, per poi essere modificato nel Seicento per opera dell’architetto Bartolomeo Avanzini, sono conservate pregiate opere d’arte, parte in proprietà della Curia e parte derivanti da chiese soppresse. Il percorso espositivo si snoda per un itinerario storico mirato a presentare le strutture ecclesiastiche che hanno caratterizzato il territorio della Diocesi dall’Alto Medioevo fino ai nostri giorni: la cattedrale, le pievi e i monasteri. Tra gli oggetti esposti si trovano pezzi databili dal IV al XVI secolo, quali vetrate, oggetti in metallo, tessuti, sculture, dipinti (sia affreschi che tavole), ceramiche e documenti d’archivio con i rispettivi sigilli in cera. Al secondo piano del Palazzo Vescovile sono presenti diverse pale d’altare di artisti operanti nell’ambito reggiano tra il XVII e il XIX secolo, nonché arredi lignei e collezioni donate nel corso del tempo al museo (la collezione di don Cesare Salami e quella di don Archimede Guasti). Tra le opere più interessanti ci sono una serie di capitelli (secolo XII) provenienti dall’antica pieve di S. Vitale di Carpineti, numerosi elementi lapidei di antiche chiese plebane, affreschi con il Cristo Pantocrator (secolo XIII) prelevati dalla facciata della cattedrale, una lastra marmorea con tracce di policromia raffigurante Cristo in mandorla con i simboli degli Evangelisti (secolo XII, ex ambone del duomo), un Crocifisso ligneo di notevole rilevanza emotiva (secolo XV), una Crocifissione realizzata da Bartolomeo e Jacopino da Reggio (secolo XIV), un dipinto su tavola dell’artista reggiano Bernardino Orsi (1501), una luminosa Pace d’argento di G. B. Campi detto Bombarda (secolo XVI), la casula di S. Carlo Borromeo (secolo XVI), insieme ad altri oggetti di uso liturgico e documenti storici, tra cui una pergamena con la firma di Matilde di Canossa e una antologia di sigilli vescovili (secoli XIII-XVI). Meritevole d’attenzione è il rarissimo Liber Figurarum (secolo XIII) di Gioacchino da Fiore. Tra gli artisti autori delle pale d’altare (XVII-XIX secolo), ricordiamo: Paolo Piazza, Palma il Giovane, Andrea Celesti, Aureliano Milani, Orazio Talami e Prospero Minghetti.