Panoramica
Il Cimitero Ebraico di Ferrara, situato in via delle Vigne, è uno dei luoghi più antichi e suggestivi della città. Acquistato dalla comunità ebraica nel XVII secolo, si trova nell’area conosciuta come Orto degli Ebrei, all’interno dell’Addizione Erculea, vicino alle storiche mura estensi. Tuttavia, una lapide datata 1549 suggerisce che il sito fosse già utilizzato in precedenza.
Il cimitero si sviluppa in cinque aree principali, frutto di ampliamenti successivi. Appena superato il portale d’ingresso, si accede a una zona con sepolture risalenti al Novecento. Un viale alberato conduce alla camera mortuaria, dove si trovano lapidi ottocentesche e un memoriale dedicato alle deportazioni. In una radura erbosa si trovano le poche lapidi superstiti del Settecento, periodo in cui molte furono distrutte dall’Inquisizione nel 1755. Sul lato est si trovano lapidi incastonate nel muro o disposte a terra, mentre in un’area triangolare si trova la tomba di Giorgio Bassani, sormontata da un monumento realizzato nel 2003 da Arnaldo Pomodoro e Piero Sartogo.
Il portale in granito, progettato nel 1911 da Ciro Contini, è un esempio di architettura sobria ma significativa. Le lapidi, spesso in ebraico, italiano o bilingue, presentano simboli e iscrizioni di grande valore artistico. Il monumento a Bassani è particolarmente evocativo: una lapide in bronzo che si solleva verso il cielo, con incisioni che richiamano l’alfabeto ebraico e la scrittura a macchina, in omaggio alla sua opera letteraria.
Ancora oggi è viva la tradizione di posare un sassolino sulle tombe, un gesto di rispetto e memoria che richiama le origini nomadi del popolo ebraico. Il cimitero è profondamente legato alla memoria letteraria di Ferrara, anche grazie all’opera di Giorgio Bassani, autore de Il giardino dei Finzi-Contini, che ha contribuito a rendere immortale la storia della comunità ebraica ferrarese.