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Natura
Campania. Itinerario in Cilento

Cilento verde e blu: dal Parco nazionale al mare color cobalto

Tipologia
Percorso in auto
Durata
7 giorni
Numero Tappe
3
Difficoltà
Facile

Privo delle patinature che rivestono la costiera Amalfitana, il Cilento si mantiene a giusta distanza da fronzoli e orpelli. In questi tempi moderni, è un raro esempio di autenticità. Le insenature appartate, le lunghe distese di sabbia, il mare limpido e di un blu intenso, i mondi sommersi delle grotte, i borghi quasi immutati, la distesa verde e rigogliosa del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, fanno l’appeal di questo territorio. E tutto è in perfetta sintonia con il carattere espansivo dei cilentani, apertissimi all’accoglienza e attenti alla qualità del proprio tempo e a quello dei visitatori.

Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Occupa oltre 181 mila ettari di superficie la sua vetta più alta raggiunge i 1900 metri di altitudine; ne fanno parte 80 comuni e ha ricevuto due targhe da mettere in bella vista: quella di Parco nazionale dal 1991 e quella di patrimonio mondiale dell’umanità Unesco dal 1998. Stiamo parlando del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che include una vasta area compresa tra la pianura del fiume Sele a nord, il Vallo di Diano a est e il golfo di Policastro a sud. Fitti boschi, prati fioriti e spettacolari montagne, fiumi e cascate: ci si accorge subito di quanto qui la natura sia potente.

Dal monte Cervati, il più alto e il più aspro, si passa alle valli fluviali con i loro fenomeni carsici: grotte, doline e inghiottitoi. Poi c’è la costa, con litorali sabbiosi, falesie e promontori. Una varietà paesaggistica a cui corrispondono una flora di oltre 1800 specie autoctone di piante spontanee (su cui spicca la primula di Palinuro, logo del Parco), gli arbusti tipici delle altitudini più elevate, la macchia mediterranea che spinge verso il mare. Anche la fauna è preziosa: nel parco, infatti, ci si può imbattere in aquile reali, volpi e lupi. Sì, il Parco nazionale del Cilento è un paradiso per scalatori, escursionisti, esploratori, biologi e aspiranti tali, per chi con la natura ha da sempre un rapporto d’amore viscerale e per chi questo amore lo sta cercando.

Gli itinerari da fare sono tanti, facili o difficili. Per esempio c’è quello che attraversa l’Oasi WWF Grotte del Bussento, che da Morigerati (piccolo borgo medievale insignito della Bandiera arancione del Touring Club Italiano, marchio di qualità turistico-ambientale) percorre una bella mulattiera a tratti lastricata e a tratti scavata nella roccia e, dopo una serie di tornanti in discesa, porta fino all’ingresso della grotta del Bussento. Oppure quello che conduce al monte Gelbison, la montagna sacra su cui i monaci basiliani fondarono il santuario della Madonna del Sacro Monte di Novi Velia. Ancora, meritano l'impresa sia l’ascesa ai monti Alburni, sia l’escursione scenografica alle Grotte di Pertosa-Auletta, circa tre chilometri di percorso nel ventre della terra.

Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
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Maggiori Informazioni

Acciaroli e Pioppi

Acciaroli e Pioppi

Ad Acciaroli pare che Hemingway abbia trovato ispirazione per Il Vecchio e il Mare. In effetti questo piccolo e antico borgo di pescatori è ammaliante, con la chiesa di Santa Maria e la Torre Normanna che si stagliano sul lido, prolungandosi con il loro riflesso sul mare. Un altro punto a favore che, secondo una ricerca dell’Università della California, il piccolo paese custodisce i segreti della longevità perchè qui e nei dintorni, su un totale di circa mille anime, oltre cento hanno raggiunto il secolo di vita. Il Cilento è anche questo: 30 centenari ogni 100.000 abitanti, più del doppio che altrove. Il "trucco" è lo stile di vita: la dieta mediterranea e l’abitudine alle lunghe passeggiate che, a braccetto con l’aria salubre del posto e la natura incontaminata, diventano elisir di lunga vita.

Qualche chilometro più a sud c’è l’imperdibile Pioppi: un gioiellino, con la sua spiaggia di ciottoli e una manciata di negozi e ristoranti. Grande approdo naturale, custodisce il Museo Virtuale della Dieta Mediterranea, un tributo ad Ancel Keys. Il ricercatore americano visse qui per quarant’anni, conducendo studi sulla nutrizione umana e sposando senza riserve il "lifestyle" cilentano. E quindi, si: possiamo dire che la Dieta Mediterranea, entrata nel 2010 nella lista dei patrimoni Unesco, è nata a Pioppi.

Palinuro e altre meraviglie

Palinuro e altre meraviglie

Quello del Cilento è un mare pulito, il più delle volte di un blu intenso. La costa infila, una dietro l’altra, spiagge magnifiche e calette solitarie, protette da rigogliose pinete e da rocce che nascondono misteriose grotte. Ma è nell’area del promontorio di Capo Palinuro che si incontra il mare più bello. Situata in una baia pittoresca protetta dal capo, Palinuro è la principale località balneare di tutto il Cilento, rimanendo comunque discreta e conservando l’atmosfera da villaggio di pescatori. La vera attrattiva del posto sono, però, le spiagge e le cavità scavate nella falesia calcarea. La spiaggia del Buondormire è straordinaria: una piccola e selvaggia baia di sabbia dorata incastonata fra pareti scoscese, acqua colore smeraldo e, di fronte, lo scoglio del Coniglio. Poi ci sono le due spiagge divise dall’Arco Naturale: un arco quasi perfetto scavato nella roccia che è un po’ il simbolo di Palinuro. In testa alla classifica delle grotte, invece, c’è la Grotta Azzurra: il suo colore, quasi accecante, è dovuto alla presenza di un sifone profondo circa 20 m in cui irradia la luce. Ma è poco più a sud, dopo Marina di Camerota, che si svela la vera perla del Cilento. È la Costa degli Infreschi: un susseguirsi di grotte, calette e spiagge raggiungibili solo in barca o attraverso sentieri impervi, i cui fondali sono popolati da coralli, posidonia e numerose specie di pesci e crostacei. Cala Bianca, baia degli Infreschi, quella del vallone del Marcellino, la spiaggia della Sciabica e le spiagge Gemelle sono davvero imperdibili. A tutelare questo pezzo di costa e gli oltre 2000 ettari di prezioso mare che le stanno di fronte, è l’Area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta.

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