Fondata nella prima metà del XII-XII secolo, la chiesa di S. Maria Maggiore presenta una facciata risalente al 1644, creata in concomitanza con la ristrutturazione dell’edificio. Meritano una menzione speciale l’architrave, gli stipiti con bellissimo fregio e splendidi girali d’acanto del portale, opera di lapicidi attivi nei secoli tra Foligno e Bevagna e in parte attribuibili a maestranze spoletine. La chiesa è a croce latina e comprende una navata con copertura a crociera. Nella seconda metà del XVII secolo è stata arricchita di ben sette altari e di una ricca decorazione a stucco. Sulle pareti dei vari altari si possono ammirare numerose opere databili al XVII secolo. A destra dell’ingresso, è presente un altare marmoreo di Gaio Titieno Flacco (attualmente adibito come acquasantiera) che si trova a S. Maria Maggiore dal XV secolo, accanto a un battistero in marmo a forma di pisside, opera di Gasparino da Val di Lugano (1509-1511). Lungo la parete sinistra si trova, dopo il secondo altare a sinistra, la Cappella Baglioni, commissionata nel 1500 da Troilo Baglioni all’artista Bernardino di Betto, meglio conosciuto come Pinturicchio (Perugia, 1452 circa – Siena, 11 dicembre 1513). Il pavimento è ornato di maioliche di Deruta risalenti al 1566. L’intera cappella è decorata ad affresco dall’artista: sulla volta le sibille Tiburtina, Eritrea, Europea, Samia sedute in trono; sulla parete sinistra un’Annunciazione con autoritratto e firma dell’artista; sulla parete di fondo un’Adorazione dei pastori e l’arrivo dei Magi; sulla parete destra una Disputa tra i dottori nel Tempio. Inoltre, sempre lungo la parete sinistra si può trovare un pulpito rinascimentale in pietra arenaria di Simone da Campione (1545). L’altare maggiore è coperto da un ciborio (o tribuna) in pietra caciolfa, opera di Rocco di Tommaso da Vicenza (1515). Nei tondi sono presenti otto teste in terracotta di Giandomenico da Carrara che rappresentano i profeti (1562). Ai pilastri che fiancheggiano l’abside due opere del Perugino: a sinistra “Pietà, San Giovanni Evangelista, e la Maddalena” e a destra “ Madonna con Bambino, Santa Caterina d’Alessandria e San Biagio”. Entrambe sono del 1521 e non si conosce la loro provenienza.
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