Panoramica
La Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, situata nel cuore del quartiere Kalsa di Palermo, è uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di memoria della città.
La sua edificazione iniziò nel 1506, su iniziativa dei monaci Olivetani, che vollero dedicarla alla Madonna Addolorata, evocando il momento di profonda sofferenza vissuto di fronte alla crocifissione di Cristo, noto come “spasimo”.
L’edificio, concepito secondo i canoni del tardo gotico, si sviluppa su tre navate separate da alte arcate a sesto acuto, con ampie cappelle laterali. La struttura riflette la spazialità tipica dell’architettura gotico-rinascimentale, con volumi slanciati e una marcata verticalità. Si notano anche richiami allo stile chiaramontano, che si ispira alla tradizione arabo-normanna, come la cupoletta rossa posta sull’ala nord, e dettagli del gotico fiorito, visibili nelle monofore che illuminano gli spazi interni.
Nel 1536, i lavori furono interrotti a causa della minaccia turca: l’area fu destinata alla costruzione di una fortificazione militare, e la chiesa rimase incompiuta. La navata centrale, mai coperta, rende oggi lo Spasimo un luogo aperto al cielo, dove l’architettura dialoga direttamente con la luce naturale, creando un’atmosfera unica e contemplativa.
Nel corso della sua lunga storia, l’edificio ha cambiato più volte funzione: è stato teatro, lazzaretto durante la peste del 1624, deposito di grano, ospedale civico e infine ospedale geriatrico fino al 1986. Oggi, Santa Maria dello Spasimo è un centro culturale polivalente, che ospita mostre, concerti, spettacoli teatrali ed eventi artistici. Al suo interno ha sede anche la Scuola Internazionale di Jazz del Brass Group, che contribuisce a mantenere vivo il legame tra questo luogo storico e la creatività contemporanea.