Panoramica
Non esiste in realtà una sola Gibellina. Separate tra loro da 18 chilometri, ma unite dal catastrofico sisma del 1968 che distrusse l’antico borgo tra le colline del Bèlice, sorgono oggi le 2 Gibelline, la Vecchia (simboleggiata dal Cretto di Burri e qualche rudere) e la Nuova, ovvero il paese ricostruito ex novo con l’intento, grazie alla mobilitazione di numerosi architetti e artisti di fama, di creargli una nuova identità. Gibellina nuova non ha un vero e proprio centro, ma è concepita come città sperimentale. Al suo interno, disseminate lungo le strade, vi si trovano opere d’arte contemporanea realizzate da artisti rinomati come Accardi, Pomodoro, Consagra, Cagli, Cascella, Isgrò, Paladino, Varisco e Fontana. Simbolo è la porta in acciaio inox a forma di stella, opera realizzata da Pietro Consagra nel 1980: “L’Ingresso al Bèlice”. La struttura della città è un sistema di piazze in sequenza prospettica e con lunghi porticati, ispirata a un foro romano. Da non perdere, appena fuori Gibellina Nuova, il Baglio di Santo Stefano, masseria che ospita la Fondazione Orestiadi (ogni anno a Gibellina Vecchia si celebrano le “Orestiadi di Gibellina” con spettacoli, musica e teatro) e il Museo delle Trame Mediterranee. Da non perdere il MAC Gibellina - Museo d’Arte Contemporanea “Ludovico Corrao”, con opere avanguardistiche e bozzetti esposti en plein air.
91024 Nuova Gibellina TP, Italia