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In Sicilia, dove le falesie si tuffano in mare

Per capire come mai il comprensorio di San Vito Lo Capo attiri tanti climbers italiani e stranieri, basta fare un salto in questa località siciliana a pochi chilometri da Trapani.

3 minuti

La risposta sta nelle impressionanti pareti verticali e scogliere custodi di grotte che si tuffano nel mare trasparente, nel paesaggio mediterraneo dal clima mite, che rende ogni sport outdoor praticabile tutto l’anno, nei numerosi itinerari tra cale e falesie, dove il panorama si modula in scorci sempre diversi

Monte Monaco

Monte Monaco

Sono oltre 600 le vie chiodate a San Vito Lo Capo e dintorni, su una serie infinita di bastioni rocciosi mossi da stalattiti e cavità scolpite da mare e vento. Monte Monaco è la montagna che sovrasta a Est il paese, un’altura protesa verso il Mar Tirreno dove la roccia è chiazzata di profumata macchia mediterranea.

Scegliete uno dei tanti itinerari in verticale, senza saltare la suggestiva Via Gioco d’Ombre, poi fermatevi ad osservare il vasto panorama puntando gli occhi sul Golfo di Castellammare. Cala Mancina è la falesia della baia da cui prende il nome. Qui lo spettacolo è offerto dai due colori della roccia, rosso e bianco.

La roccia rossa caratterizza anche Crown of Aragon, una magnifica falesia strapiombante e ricca di concrezioni, a picco sul Golfo del Cofano. La scogliera di Salinella regala una vista strepitosa su un tratto di linea costiera lambita da sabbia e vegetazione. Per la sua posizione strategica è la meta dei climber che preferiscono praticare d’inverno.

Lo Zingaro e Monte Cofano

Lo Zingaro e Monte Cofano

Il borgo di San Vito Lo Capo si trova proprio nel mezzo di due riserve: la Riserva dello Zingaro e la Riserva di Monte Cofano. La Riserva dello Zingaro è una destinazione amatissima dai climber per la spettacolarità delle scogliere, ma il panorama si porge a chiunque. Basta camminare lungo il sentiero che collega San Vito Lo Capo con Scopello, tutto compreso nella riserva e solo pedonale. Sono 7 km vista mare, lungo un facile percorso poco scosceso. La natura è integra e qua e là si può accedere a piccole baie e cale segrete per un tuffo.

La mattina presto con le mani sulla roccia, il pomeriggio in acqua, tra la Riserva dello Zingaro e il comodo litorale di San Vito Lo Capo dalla fine sabbia candida. Ammirate gli edifici bassi e ormai abbandonati della Tonnara del Secco, gli antichi magazzini per la lavorazione del tonno risalenti al 1412, a 3 km dal centro abitato.

Intorno al Faro che domina la baia regna un’atmosfera placida e si può passeggiare fin sotto la torre alta 43 metri.

Cala Firriato

Cala Firriato

Sempre all’interno della Riserva dello Zingaro, Cala Firriato è una meravigliosa insenatura perfetta per i praticanti, anche non espertissimi, di DWS, ovvero Deep Water Soloing.
La scogliera è un’autentica palestra, non troppo alta: arriva a 8 metri. Siete soltanto voi, mani e piedi aggrappati alla roccia, senza corde né chiodi.
A proteggervi è il mare al di sotto; se si perde la presa l’unico rischio è un tuffo rinfrescante in acque profonde.
Una salita in solitaria che dona una vertigine sportiva e paesaggistica.

San Vito Lo Capo e i suoi festival

San Vito Lo Capo e i suoi festival

San Vito Lo Capo è celebrato per i tanti festival cui dà ospitalità, primo tra tutti quello dedicato ai climbers e agli amanti degli sport outdoor in un contesto naturale d’eccezione.

Al San Vito Outdoor Fest, raduno destinato inizialmente solo agli appassionati di arrampicata e negli anni esteso anche a mountain bike, kite surf, SUP, Slacke Lin, gli sportivi possono confrontarsi, socializzare e partecipare a un fitto programma di gare. L’evento è a ottobre di ogni anno e ha ormai raggiunto fama internazionale.

L’altro festival che ha regalato a San Vito Lo Capo grande notorietà è il Cous Cous Fest, che si svolge a settembre: dieci giorni di sfide culinarie, degustazioni e incontri. Momento clou è il Campionato di Cous Cous, un contest in cui chef italiani e stranieri si confrontano ai fornelli, a colpi di creatività. Che partecipiate o meno al festival, non potete lasciare l’isola senza avere assaggiato un cous cous, piatto di chiara derivazione araba e specialità di questo lembo di Sicilia Occidentale, nel Trapanese. A San Vito Lo Capo tocca l’apice della delizia nella versione di mare, bagnato da un sugo di pesce locale.

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