Panoramica
Il Museo Etnografico Galluras, nel centro storico di Luras, rappresenta un’autentica immersione nella tradizione e nell’identità della Sardegna più profonda. Non si tratta soltanto di una raccolta di oggetti d’epoca, ma di un’esperienza che permette di entrare in contatto diretto con la quotidianità del passato gallurese. Ospitato in una dimora storica del tardo Settecento, con le tipiche murature in granito, il museo si articola su tre livelli, ognuno dedicato a un diverso ambito della vita rurale.
Gli spazi sono stati ricostruiti con grande attenzione, cercando di restituire non solo l’aspetto materiale delle abitazioni tradizionali, ma anche la loro atmosfera emotiva. Questo approccio coinvolge profondamente i visitatori, in particolare quelli che hanno vissuto in contesti simili, suscitando ricordi e sensazioni legate alla propria infanzia.
Al piano inferiore si trovano gli strumenti utilizzati per la produzione del vino, la coltivazione della terra e l’allevamento, mentre il primo piano riproduce fedelmente gli ambienti domestici come la cucina, la camera da letto e la sala da pranzo, mettendo in luce il ruolo fondamentale delle donne nella gestione della casa. L’ultimo piano è dedicato alle attività artigianali, con particolare attenzione alla lavorazione del sughero e della lana, testimoni dell’ingegno e della manualità delle comunità locali.
Il cuore simbolico del museo è però rappresentato dal martello della Femina Agabbadora, un semplice ramo di olivastro che racchiude una storia intensa e controversa. Questo strumento, ritrovato in uno stazzo abbandonato nei dintorni di Luras, è legato alla figura della Agabbadora, una donna che, secondo la tradizione, interveniva per porre fine alle sofferenze di chi era in agonia, in un gesto che univa compassione, spiritualità e pragmatismo. La sua presenza nel museo non è solo testimonianza di un rito arcaico, ma anche spunto per riflettere sul rapporto tra vita, morte e cultura popolare.