Panoramica
Dalla Puglia a Parigi e ritorno. Ecco il percorso di Giuseppe De Nittis, il maestro della pittura cui è dedicata la Pinacoteca di Barletta, che ne custodisce numerosi capolavori. Considerato uno dei massimi pittori dell’800 italiano, De Nittis nacque a Barletta nel 1846 ed emigrò in Francia nel 1867. A Parigi espose insieme ai grandi maestri dell’Impressionismo, fu insignito della Legion d’onore e nel 1884 morì in modo improvviso, per essere sepolto nel celebre cimitero di Père-Lachaise. Il suo ritorno nella terra natale avvenne dunque in modo solo virtuale, eppure al tempo stesso molto concreto, grazie alla moglie Léontine Gruvelle, che donò alla città di Barletta un gran numero di opere del marito: in tutto, 146 quadri compresi ritratti e dipinti eseguiti en plein air, 65 disegni, libri appartenuti all’artista e il suo epistolario. Tra i dipinti esposti nella pinacoteca spiccano “Passa il treno” (precedente il 1880), “Il salotto della principessa Matilde Bonaparte” (1883) e “Colazione in giardino” (1883). La Pinacoteca, in origine allestita nel castello della città, è stata trasferita per ragioni di miglior conservazione nello splendido palazzo della Marra, di origine rinascimentale e poi rimodellato in stile barocco leccese, caso unico al di fuori del Salento. Il loggiato posteriore si apre verso il mare e la porta Marina, l’unica rimasta dell’antica cortina di mura che un tempo cingeva Barletta.
