Panoramica
Fondata nel VII secolo, la chiesa di San Salvatore assunse il titolo di “in lauro” per le mote piante di alloro che crescevano nei dintorni.
Ricostruita a metà del XV secolo, con un convento annesso, venne distrutto da un incendio nel 1591 per essere ricostruita nel 1594 secondo il progetto dell’architetto bolognese Mascherino.
Divenne la “chiesa nazionale” dei marchigiani di Roma in seguito all’acquisizione da parte del Pio Sodalizio dei Piceni.
I lavori furono completati da Ludovico Rusconi Sassi, con la cupola, il campanile e la sacrestia che conserva opere di Nicola Salvi.
Oggi il complesso monastico, il cui chiostro ospita regolarmente eventi culturali.