Panoramica
L’elenco dei capolavori esposti nella Pinacoteca Vaticana è impressionante. In 18 sale si incontrano praticamente tutti i maestri della storia della pittura italiana, dai cosiddetti “primitivi” a Caravaggio e oltre, rappresentati spesso da opere di primissimo livello. Si tratta quasi sempre di dipinti a soggetto sacro, riuniti per la prima volta da Pio VI Braschi attorno al 1790. All’epoca si trattava di 118 capolavori, presto razziati da Napoleone: alla caduta dell’imperatore, solo 77 tornarono in Vaticano. Tuttavia, le collezioni si ampliarono nuovamente grazie a ulteriori acquisizioni e importanti donazioni: confluirono qui dipinti prima collocati in altri appartamenti del Vaticano, nella sagrestia di S. Pietro e in altri palazzi pontifici, in particolare quello di Castel Gandolfo. Si rese così necessaria una nuova sede, adatta ad accogliere un’esposizione vasta e ordinata, e nel Giardino Quadrato dei Palazzi Vaticani fu costruito il nuovo palazzo della Pinacoteca Vaticana, commissionato da Pio XI Ratti, progettato da Luca Beltrami in stile neorinascimentale: fu inaugurato nel 1932. Un elenco rapidissimo, e inevitabilmente lacunoso, degli “imperdibili” della Pinacoteca Vaticana comprende almeno il Polittico Stefaneschi di Giotto, le Storie di S. Nicola di Bari del Beato Angelico, Apostoli e Angeli musicanti di Melozzo da Forlì, una toccante Pietà di Carlo Crivelli, la Madonna di Foligno, la Trasfigurazione e gli arazzi di Raffaello per la Cappella Sistina, il S. Girolamo di Leonardo da Vinci, il Ritratto del doge Nicolò Marcello e la Madonna con il Bambino in gloria di Tiziano, l’intima Madonna delle ciliegie del Barocci e la folgorante Deposizione di Caravaggio, esposta in una sala che regala una bella veduta dei Giardini Vaticani.