C’è una piccola zona del quartiere Pigneto, lungo via Fanfulla da Lodi e negli immediati dintorni, che sorprende per i suoi murales, non solo per la qualità dei dipinti ma anche per il soggetto: sono dedicati a Pier Paolo Pasolini. Proprio qui, tra via Fanfulla da Lodi, via Pigneto e via Ettore Giovenale, Pasolini ambientò le vicende del suo primo film, “Accattone” (1961): tornava così nei luoghi che avevano accolto Roberto Rossellini al tempo delle riprese di “Roma città aperta” (1945), grande fonte d’ispirazione. Il Pigneto, all’epoca, presentava quello che Pasolini stesso definì “l’epico paesaggio del neorealismo”. I murales sono quasi tutti eredità del progetto Omaggio a Pasolini, con il quale nel 2014 il quartiere ha voluto celebrare l’intellettuale che più di ogni altro ha portato questa realtà e altre periferie romane al centro della scena, raccontandole con partecipazione e senza infingimenti.
Lungo via Ettore Giovenale, a pochi passi dall’incrocio con via Pigneto, c’è un vicolo che nella toponomastica locale è diventato vicolo dell’Accattone: nella casupola all’angolo abitava il protagonista del film, interpretato da Sergio Citti. Lo ricorda una lapide in verità poco leggibile, collocata in alto nei pressi del n. 99. Al n. 50 di via Fanfulla da Lodi c’era la fiaschetteria dove Accattone si incontrava con la sua comitiva. Lì lo street artist Omino 71 ha dipinto Io so i nomi, murale che presenta il volto di Pasolini mascherato come un supereroe. Sulla maschera si legge la scritta che dà titolo all’opera: è una citazione del celebre articolo in cui Pasolini, nel 1974, dichiarava di conoscere i nomi dei responsabili delle stragi e degli attacchi alla democrazia. A pochi passi, sul lato opposto della strada, in alto si riconosce lo sguardo attento del poeta nel murale L’occhio di Pasolini di Maupal (Mauro Pallotta), mentre più in basso Pasolini saluta i passanti affacciandosi da una finestra.
Sempre in via Fanfulla da Lodi, ma all’altezza del n. 31, su una parete cieca campeggia il volto di Margherita Caruso, che nel film “Il Vangelo secondo Matteo” (1964) di Pasolini interpreta la Madonna. È un murale dell’artista Mr. Klevra, che l’ha intitolato Piccola Maria. In via del Pigneto 217, poco distante dall’angolo con via Fanfulla, si trova un altro murale dedicato a Pasolini, opera di Mirko Montano.