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Natura
Sulle sponde del Tanagro

Alla scoperta del Tanagro: tra natura, storia e tradizioni

Tipologia
Percorso a piedi
Durata
6 giorni
Numero Tappe
6
Difficoltà
Medio

Quello che vi proponiamo è un lungo itinerario: 92 chilometri da percorrere in 6 giorni, seguendo le sponde del Tanagro, fiume che nasce umile ma durante il suo percorso riceve le acque di numerosi torrenti e si ingrossa, trasformandosi nel luogo prediletto da diverse colonie di uccelli e da pesci autoctoni.

Seguendo il suo cammino, attraverserete la variegata area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e vi imbatterete in rovine di antichi templi, mulini e borghi. Oltrepassando ponti romani e recuperando le acque che hanno esplorato le cavità della roccia, il Tanagro si getta, infine, nel Sele e termina il suo percorso nel mare.

Giorno 1

Casalbuono, dove nasce il Tanagro

Casalbuono, dove nasce il Tanagro

Il viaggio inizia dalle sorgenti del Tanagro, in località Cozzo del Demanio, a 1336 metri di altezza: alle sue origini, il fiume è un timido torrente, conosciuto anche come Calore. Il primo borgo che incontrate è Casalbuono, cittadina ricca di ruderi di antichi mulini e frantoi, testimonianza di un passato rurale. L’itinerario di Casalbuono fa scoprire a ritmo lento la sponda del Tanagro, in piena armonia con la natura: percorretelo a piedi, risalendo la collina tra piccole cascate e fontane con abbeveratoio. Seguendo il tracciato ad anello, tornate al punto di partenza. Se siete nel periodo giusto e avete un po’ di fortuna, incapperete in funghi selvatici e asparagi.

Al vostro rientro, approfittatene per gustare le prelibatezze locali: dai migliatiedd, involtini di interiora di agnello alla brace, alla pizza d grandinj, rustico a base di farina di mais, uva secca e cigoli, la minestra maritata a base di cotechino e la varietà di pasta fresca: cavatielli, fusilli, matasse, lagane e n’filiinfant.

Giorno 2

Sala Consilina, sulle tracce dell’antica via Popilia

Sala Consilina, sulle tracce dell’antica via Popilia

Si riparte da Casalbuono. Seguendo il corso del fiume, entrate nel Vallo di Diano, conca a 400 metri di altezza, ricca di borghi e meraviglie naturali e artistiche, tanto da rientrare orgogliosamente nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Seguite l’antico tracciato della Via Popilia, di epoca romana, che vi conduce indietro nel tempo. Prima a Padula, dove all’ombra della favolosa Certosa il Tanagro, raccolte le acque di numerosi torrenti, diventa fiume. Visita d’obbligo al monastero e al Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonte, uno dei più antichi dell’intero Occidente.

Proseguendo verso nord, arrivate a Sala Consilina, cittadina ricca di spiritualità. Visitate i Santuari di San Michele e Sito Alto e fate un salto al Museo Antiquarium comunale, custode di svariati reperti archeologici. Tra un borgo e l’altro il fiume si presta al canyoning e al rafting.

La giornata termina a tavola, con le prelibatezze di Sala Consilina: assaggiate i canistreddi e nocchi, lunghe strisce di pasta intrecciata, condite con ragù o carne di maiale o con sugo semplice e pecorino locale. Per dolce, i cavati fritti, gnocchi di pasta lievitata, fritti e cosparsi di zucchero.

Giorno 3

Pertosa, escursione cittadina sul Tanagro

Pertosa, escursione cittadina sul Tanagro

Da Sala Consilina si fa tappa a Polla, situata sulla sponda sinistra del Tanagro: qui il fiume scorre sotto ponti di epoca romana. Visitate la ferrovia, per ammirare la locomotiva a vapore dei primi anni del Novecento, e la Sorgente della Madonna di Loreto. Tornando verso le alture sulla sponda destra del Tanagro, dirigetevi verso Pertosa, dove sostare per la notte. Prima, però, vi consigliamo di cenare con un capolavoro locale: il carciofo bianco, ottimo anche crudo, con un filo d’olio.

Giorno 4

Auletta, nelle viscere della terra

Auletta, nelle viscere della terra

Percorrete il sentiero che da Pertosa porta a una spaccatura nella roccia: è l’ingresso alle Grotte di Pertosa-Auletta. Navigate lungo un percorso d’acqua sotterraneo e cimentatevi nello speleo-rafting.

Dopo l’emozionante esperienza, raggiungete Auletta: visitate il Museo del Suolo, per scoprire i segreti delle viscere della terra, e rifocillatevi con la pizza chiena, rustico farcito con uova, salame e pecorino.

Giorno 5

Buccino, tra storia e mito

Buccino, tra storia e mito

Lasciatevi il Tanagro alle spalle e da Auletta raggiungete Caggiano, borgo medievale dal suggestivo castello. Mai suggestivo, però, quanto il borgo, ormai fantasma, di Romagnano al Monte, dove arrivate dopo 16 chilometri di cammino.

Infine, Buccino, il cui patrimonio archeologico spazia dal Neolitico all’età tardo romana. Da assaggiare il migliaccio praianese, a base di ziti e bucatini, semolone, sugna, uova, mozzarella o caciocavallo fresco, caciotta o pecorino, salsiccia affumicata e un tocco di cannella.

Giorno 6

Contursi Terme, dal Tanagro al Sele

Contursi Terme, dal Tanagro al Sele

Siete giunti all’ultima tappa. Da Buccino seguite le morbide anse del Tanagro fino a Palomonte, borgo pittoresco le cui grotte sono abitate sin dalla preistoria. Continuate fino a Contursi Terme e godete delle proprietà benefiche delle sue acque sorgive.

Qui termina il vostro viaggio e quello del Tanagro, che si butta nel Sele e raggiunge il mare.

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