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MUSAS Museo Storico Archeologico di Santarcangelo

Panoramica

Nel 2005, il Museo Storico Archeologico (MUSAS) è stato istituito con l’intento di valorizzare il patrimonio archeologico e storico-artistico di Santarcangelo di Romagna e della sua area limitrofa. Attraverso le sue diverse sezioni, il museo ripercorre le vicende di questo centro, a partire dal piccolo insediamento rurale sorto in età romana fino alla nascita, nel Medioevo, dell’attuale struttura fortificata, passata poi sotto l’egida della signoria malatestiana, fino a raccontare le più recenti evoluzioni della città come la conosciamo oggi. La sua configurazione, la sua storia, i suoi tratti identificativi, le sue espressioni di civiltà sono presentati in un unico complesso che rivisita in modo esaustivo i suoi aspetti principali e peculiari.
La Sezione Archeologica raccoglie reperti e manufatti che testimoniano le principali caratteristiche della vita di un ambiente attivo soprattutto durante l’epoca romana nei settori agricolo e artigianale. L’attività di produzione di ceramiche è particolarmente radicata a Santarcangelo, a tal punto da indicare un’organizzazione artigianale e lavorativa molto progredita. Gli scavi hanno infatti portato alla luce tre importanti complessi produttivi romani legati proprio alla produzione figulinaria: in Via della Resistenza, nella Lottizzazione Spina e nella Lottizzazione Campana, alcune fornai con relativa vasche e forni di cottura, specializzate in laterzi da impiegare nelle costruzioni e nei contenitori per i cibi come anfore e dolii, ma produttrici anche di oggetti di uso domestico come vasellame e lucerne.

Il facile accesso a argille idonee a essere lavorate e cotte e la vicinanza di corsi d’acqua e di boschi, utili per fornire il legname necessario per l’alimentazione dei forni, è sicuramente all’orgine della diffusione di questo tipo di attività nel territorio. Le sale dedicate alle ville rustiche e alla preistoria e protostoria completano l’itinerario archeologico, che pone l’attenzione sul rapporto tra ambiente e popolazione in relazione agli eventi storici e umani dell’antichità.

La Sezione Artistica, invece, racconta la storia di Santarcangelo dal Medioevo all’Ottocento. Frammenti lapidei (elementi architettonici, iscrizioni, semicolonne, capitelli) databili fra il XIV e il XVI, di varia provenienza, offrono informazioni interessanti sul periodo medievale. Numerose opere provengono dalla Chiesa di S. Francesco - uno dei monumenti scomparsi più prestigiosi della città, a cui è destinata un’intera sala - tra cui il famoso Polittico di Jacobello da Bonomo "Madonna in trono col Bambino e Santi" ( 1385) e la tavola del pittore ravennate Luca Longhi "Madonna col Bambino, S. Francesco, S. Giorgio e un donatore" (1531).

Molto interessanti sono anche le sale dedicate al Seicento, al Settecento e all’Ottocento che offrono al pubblico incantevoli dipinti di molti altristi, sia nativi della città che non. La collezione include del Centino la "Annunciazione", il dipinto "Isacco benedice Giacobbe" - copia da Carlo Cignani -il "S. Giuseppe da Copertino" del XVIII sec. Si aggiungono infine i ritratti di illustre personalità santarcangiolesi (Gaetano Marini, Daniele Antonio Felici Cappello, Innocenzo Socci).

Una delle maggiori "glorie" cittadine e figura rilevante per la storia locale fu Papa Clemente XIV, nato a Santarcangelo (1705-1774). A testimonianza del profondo legame, i suoi concittadini gli hanno dedicato un arco onorario, eretto nel 1777, di cui è proposto un modello plastico realizzato sui disegni originali dell’architetto imolese Cosimo Morelli. La sala riservata all’eminente personaggio custodisce anche ritratti del Pontefice e numerosi oggetti sacri che i Convenuali della Chiesa di S. Francesco ricevettero in dono da lui.

Orari

Lunedì - Venerdì
Chiuso
Sabato - Domenica
03:30 pm-07:00 pm
MUSAS Museo Storico Archeologico di Santarcangelo
Via della Costa, 26, 47822 Santarcangelo di Romagna RN, Italia
Chiama +390541625212 Sito Web

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