Panoramica
Se visitando la Corte delle Piacentine avvertite una sensazione di déjà-vu, probabilmente avete visto il film “Novecento” (1976) del premio Oscar Bernardo Bertolucci. Oppure “La luna”, un altro film di Bertolucci, girato 3 anni più tardi. In entrambi i casi, il regista ha scelto come location questo grande complesso rurale costruito a partire dal 1820 tra i fertili campi di Roncole Verdi, frazione circa 5 km a sud-est di Busseto, in direzione di Soragna. A commissionare la Corte delle Piacentine fu il principe Giovanni Vidoni de’ Soresina, intenzionato a realizzare un complesso autosufficiente che rispondesse ai più moderni criteri di gestione agraria. Alla corte faceva infatti capo una vastissima tenuta, circa 700 ettari in tutto. Il principe si affidò all’architetto Luigi Voghera, di Cremona, il quale elaborò un progetto imponente ispirato alle ville palladiane, in stile neoclassico. Prevedeva addirittura tre grandi cortili comprensivi di case per circa 100 persone tra contadini, braccianti, fattori, residenza padronale, e poi magazzini, edifici per tutti gli usi agricoli e per ogni altra attività necessaria alla produzione e alla vita degli abitanti. Il cantiere si interruppe dopo la costruzione della corte centrale, mentre ancora si lavorava alle ali ovest e sud. Quest’ultima era destinata a essere la più monumentale, dovendo ospitare la dimora padronale e la chiesa, della quale fu eretta solo la torre, riconoscibile in angolo. La Corte delle Piacentine è tuttora sede di un’azienda agricola, alla quale si è aggiunto un agriturismo.