Il Teatro Verdi viene istituito nel 1874, l’anno in cui fu fondata anche l’Arena Giardino vicino alle mura di Cesena e al giardino pubblico, vicino al Teatro Bonci. In seguito l’arena venne modificata per assumere le sembianze di un distinto teatro detto ancora ‘Giardino’: presenta una forma ellittica, a tre ordini sovrapposti a fascia continua di gallerie e barcacce, palchi, e loggione, sorretti da colonne piccole in ghisa, palchi di proscenio e soffitto con decorazioni.
Si fanno ancora oggi rappresentazioni di ogni tipo (prosa, opera, lirica, ecc.) e dal 1896 prima, e dal 1904 dopo, anche proiezioni cinematografiche. Nel 1907 un incendio distrugge quasi tutto il teatro, ma questo sarà ricostruito subito in poco tempo così da assumere un nuovo nome a partire dal 1919, quello di Teatro Verdi, tuttora in vigore. Viene ristrutturato anche nel 1975, durante i cui lavori l’aspetto d’origine viene in parte nascosto. Ultima stagione teatrale e dei tre anni successivi, e dal 1978 in poi il teatro diventerà esclusivamente una sala da cinema. Oggi invece un nuovo intervento ha voluto far si che il Teatro Verdi tornasse ad avere uno scopo eterogeneo. Così è stato restaurato dall’architetto Sanzio Castagnoli che ne ha tolto la “maschera” del 1975, e non solo, ma anche numerosi ritocchi superflui fatti nel corso degli anni. Castagnolo è riuscito a riportare il Teatro alla sua forma originaria. Della sala cinematografica sono rimasti, invece, solo alcuni accenni, quali l’ingresso alla cabina di proiezione, la scala o ‘bocca di proiezione’, e lo schermo stesso che ha dato spazio alla visione del palco d’origine, in argano e graticcio ligneo. Così anche il lucernaio centrale è stato ripristinato e permette ora una grande visibilità all’interno della struttura. Per quanto riguarda invece il design interno, Giacomo Strada si è occupato del nuovo assetto: attraverso arredi dinamici ha fatto sì che gli oggetti potessero muoversi più facilmente, tanto da dare al teatro un aspetto più avanguardistico. Francesco Bocchini, invece, ha dato vita a una serie di composizioni murali di centossessanta maschere in ferro e dipinte ad olio, in onore degli artisti dello spettacolo.
Il Teatro Verdi oggi offre una vasta gamma di intrattenimenti culturali di ogni tipo e, secondo l’idea che l’arte deve dare agio allo spirito collettivo, i rinnovatori del Teatro hanno dato avvio ad un programma di spettacoli che ne mette in luce l’aspetto eterogeneo e idiosincratico per il quale il Teatro si è sempre diversificato rispetto ad altri. Infine, oltre alla programmazione ufficiale, lo spazio è adibito ad altre attività dedicate all’arte contemporanea, come esposizioni, presentazioni, incontri tra cittadini e critici, conferenze riunioni e via dicendo. Dall’inizio del 2008 sono state poi messe alcune sculture all’esterno, in bronzo, che illustrano i maggiori personaggi della Commedia dell’Arte: tutti bronzi sono di mano di Domenico Neri.