L’edificio dell’ex scuola materna è stato opportunamente ristrutturato ed inaugurato nel 1989 per ospitare al suo primo piano le Civiche Raccolte Storico-Artistiche, tra cui l’Antiquarium, già istituito nel 1983 nel palazzo comunale, con la finalità di documentare la storia del territorio che va dalla preistoria al Medioevo e quella dell’abitato di Castel Bolognese, fondato negli ultimi decenni del XIV secolo. La sezione archeologica contiene reperti che risalgono ai primi insediamenti del luogo e comprende manufatti litici appartenenti alla fase più antica del paleolitico, ceramiche dell’età del Bronzo, e materiali fittili, vitrei e metallici che provengono da ville, necropoli e insediamenti sparsi dell’epoca romana. Di particolare rarità sono alcuni gioielli in argento e argento dorato, di fattura ostrogota, ritrovati nell’ambito di una necropoli del V-VI secolo d.C. nei pressi del centro abitato. La sezione medievale, invece, espone ceramiche e oggetti databili dal XIV al XVI secolo, scoperti durante gli scavi condotti nel centro urbano, nelle zone circostanti e nell’area di Sant’Angelo in Campiano, dove sorgeva già prima del IX secolo d.C. la pieve dipendente della diocesi Imolese, distrutta quasi totalmente durante la Seconda Guerra Mondiale. La sezione artistica è costituita da dipinti, disegni, smalti, medaglie e placchette, ceramiche dal XVI al XX secolo. Tra gli artisti locali più rappresentativi troviamo opere di Giovanni A. Antolini, Cassiano Balducci, Fausto Ferlini e Angelo Biancini, mentre una parte sostanziale del patrimonio è composta dalle opere di Giuseppe Guidi e Giovanni Piancastelli. Quest’ultimo, primo curatore della Galleria Borghese di Roma, è noto specialmente come ritrattista ed è rappresentato nella collezione con una cinquantina di dipinti e disegni di soggetto francescano, provenienti dal Convento dei Cappuccini. Infine, una sezione è dedicata al liutaio Nicola Utili (1888-1978), nativo di Castel Bolognese. A ricordare l’attività del liutaio, specializzato nella costruzione di violini senza punte, sono esposti gli strumenti del suo laboratorio, le sagome dei suoi strumenti, oggetti vari e un violino personale.