Panoramica
Il Santuario del Volto Santo di Manoppello, immerso nel paesaggio collinare dell’Abruzzo, in provincia di Pescara, è un luogo che unisce fede, mistero e arte sacra. È celebre per custodire una reliquia straordinaria: il Volto Santo, un velo sottilissimo e trasparente su cui è impressa l’immagine di un volto maschile, tradizionalmente riconosciuto come quello di Gesù Cristo.
La storia del santuario ha inizio nel XVI secolo, quando il velo fu affidato da un pellegrino sconosciuto al medico Giacomo Antonio Leonelli. Dopo varie vicende, il prezioso tessuto giunse ai Frati Cappuccini, che lo conservarono in una teca di vetro, visibile da entrambi i lati. Il materiale del velo, di circa 17 x 24 cm, è talmente fine da risultare quasi invisibile, e non mostra tracce di pigmenti o pittura, alimentando da secoli studi scientifici e dibattiti teologici sulla sua origine e autenticità.
La basilica, costruita sul sito di un antico convento dedicato a San Michele Arcangelo, è oggi una meta di pellegrinaggio internazionale. La sua architettura semplice e raccolta favorisce la riflessione spirituale, mentre l’altare maggiore, realizzato in marmi policromi, ospita il reliquiario in argento del Volto Santo, simile a un ostensorio.
Nel corso del tempo, il santuario ha subito restauri significativi, soprattutto dopo il terremoto del 1915. Oggi, oltre alla chiesa, vi sono il convento e la casa del pellegrino, che accolgono fedeli e visitatori. La devozione al Volto Santo è così radicata che già nel 1718, Papa Clemente XI concesse l’indulgenza plenaria a chi si recava in preghiera al santuario, riconoscendone il valore spirituale.
Il santuario è aperto tutto l’anno, ma i momenti di maggiore intensità si vivono durante la Quaresima e la Settimana Santa, quando la chiesa diventa un centro di raccoglimento e preghiera comunitaria. Per chi cerca un’esperienza più intima, la primavera e l’autunno offrono un clima ideale e una maggiore tranquillità.