Ai piedi dei monti abruzzesi, Villa Maiella custodisce una parabola da arcadia del gusto che evolve con le tre generazioni del clan Tinari. Proprio il valore dei legami famigliari e la traccia rassicurante della tradizione hanno propiziato il successo della fiaschetteria del 1966 fino a renderla un gioiello bucolico generoso di sapori. Oggi ai fornelli c’è Arcangelo che porta in alto il nome del nonno e al contempo rielabora i gusti sedimentati nella memoria ammiccando alla vena gourmet. Mamma Angela si dedica alla pasticceria e alla panificazione. Dalle portate trapela il collegamento diretto e privilegiato con il prodotto e il territorio, tanto che questa casa, nel tempo, ha sentito il bisogno di dotarsi anche di un orto, un uliveto e un allevamento di suini neri allo stato brado. In sala, il racconto della propria identità è affidato a Pascal e a papà Peppino, deliziosi nel coccolare gli ospiti con vini che spaziano dai grandi classici a proposte più nuove per dare ampio respiro agli abbinamenti corretti e armoniosi. Una smagliante dimostrazione di un pensiero culinario votato alla continuità che, dal passato, accompagna verso il futuro.